La vittima era deceduta a maggio scorso in ospedale a Napoli a causa di una lacerazione traumatica della milza. Il 47enne è stato arrestato con l’accusa di omicidio preterintenzionale
Lucia Caiazza non è morta per le conseguenze di un incidente stradale, ma per i traumi dovuti ai calci e pugni del compagno. La 52enne è stata picchiata a morte ed è deceduta lo scorso 14 maggio all’ospedale di Frattamaggiore (Napoli), dov’era arrivata due giorni prima in preda a forti dolori all’addome. La causa è stata una lacerazione traumatica della milza, dovuta alle percosse dell’uomo.
Le indagini dei Carabinieri della stazione di Casavatore hanno scoperto che la vera causa della lacerazione traumatica della milza, che ha ucciso la donna, sono state le lesioni mortali provocate dal compagno. Inizialmente il decesso venne messo in relazione a un incidente stradale, avvenuto l’11 aprile, mentre Caiazza era in auto con la sorella. Il medico di base al quale la donna (che non denunciò mai le violenze) si era rivolta a causa dei dolori aveva ipotizzato in un primo momento che si trattasse di calcoli renali, invece, anche alla luce dell’esame autoptico, è emerso che il decesso è riconducibile alla lacerazione traumatica della milza.
Il gip del Tribunale di Napoli Nord, accogliendo l’ipotesi e la richiesta della Procura aversana, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, un 47enne residente ad Arzano (Napoli), per omicidio preterintenzionale. L’ordinanza è stata eseguita questa mattina dai Carabinieri della stazione di Casavatore. La dinamica dei fatti è stata ricostruita dagli investigatori attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche e anche attraverso le dichiarazioni persone informate sui fatti.