I fatti risalgono al gennaio del 2014, quando nell'aula della Camera a Montecitorio scoppiò una violenta protesta: l'ex questore della Camera colpì con il gomito la deputata del M5s, Loredana Lupo
Stefano Dambruoso non aggredì Loredana Lupo in Parlamento. Lo ha deciso il giudice del Tribunale di Roma che giudicato non colpevole l’ex parlamentare di Scelta civica e questore anziano della Camera, accusato di aggressione ai danni dell’allora deputata dei 5 stelle. Dambruoso venne denunciato dal Movimento 5 Stelle con l’accusa di aver dato una gomitata in pieno volto a Lupo a Montecitorio. Sei anni dopo è stato assolto.
I fatti risalgono al 29-30 gennaio del 2014: la bagarre che scoppiò nelle commissioni, all’indomani del voto sul decreto Imu-Bankitalia. A originare il caos fu la protesta dei deputati grillini a causa dell’interruzione del dibattito – la “ghigliottina“, come fu chiamata – deciso dall’allora presidente della Camera Laura Boldrini di fronte al persistere dell’ostruzionismo. Così, mentre i parlamentari 5 stelle si riversavano sui banchi del governo, Dambruoso colpiù con il gomito in pieno volto alla deputata M5s, Loredana Lupo. Per questo motivo, insieme a tanti altri deputati, fu sanzionato con 15 giorni di sospensione dagli incarichi, il massimo della pena, registrando anche il record (non invidiabile) di primo questore della Camera sottoposto a sanzioni.
Nel 2014, subito dopo la rissa, il vice capogruppo del M5s, Giuseppe Brescia, dichiarò: “Abbiamo chiesto le dimissioni e lo denunceremo”. Mentre Dambruoso si difese: “Escludo assolutamente lo schiaffo” ma, ammise “c’è stato un contatto fisico per bloccare un’aggressione alla presidente Boldrini”. “Ho visto tre persone avventarsi verso di lei e ho cercato di dare una mano, ho fatto opera di blocco ma non c’è stato nessuno schiaffo. Solo un contatto fisico”. Secondo l’allora questore il loro “diritto politico a protestare è sconfinato in una forte violenza e c’è stato in aula molto più che solo spintoni. Sono stato letteralmente aggredito. Hanno cercato di raggiungere la Boldrini e per evitare ciò, con gli assistenti, sono state bloccate, con la sola nostra presenza fisica, più persone”. Oggi a dare ragione all’ex parlamentare è stato anche il Tribunale di Roma. Subito dopo la sentenza l’ex questore ha scritto in un comunicato per dare notizia della sua assoluzione.