Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Politica - 19 Ottobre 2020
Mes, Zingaretti a Conte: “Tema da affrontare in Parlamento, non con battuta alla stampa. Rischio stigma? Speriamo di no, c’è già il virus”
“Credo che un tema come il Mes vada affrontato nelle sedi opportune, in Parlamento, e non con una battuta in conferenza stampa, perché questo porta uno strascico di polemiche che non è in sintonia con la volontà che abbiamo di dare punti fermi agli italiani”. Così il presidente della Regione Lazio e segretario del Pd, Nicola Zingaretti, a margine di una conferenza stampa a Roma, replicando alla bocciatura arrivata in conferenza stampa dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Credo che in un momento così delicato, con il Coronavirus che angoscia milioni di italiani bisognerebbe evitare polemiche politiche. Questo clima che stiamo tentando di costruire di solidarietà tra forze di governo è un grandissimo valore aggiunto. Le polemiche sono un errore”.
E sul “rischio stigma”, evocato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte (e prima anche dal governatore di Bankitalia che aveva parlato di un pericolo legato “a cattivo uso o cattiva comunicazione”), Zingaretti ha replicato sarcastico: “Non ho elementi per valutare, ma certo c’è il virus, speriamo non ci sia pure lo stigma…”.