È morto Enzo Mari, 88 anni, padre nobile del design italiano e tra i più grandi del Novecento. “Ciao Enzo. Te ne vai da Gigante“, le parole con cui ha dato l’annuncio Stefano Boeri, presidente Triennale Milano dove solo due giorni fa era stata appena inaugurata la mostra ‘Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomeli’ per documentare oltre 60 anni di attività di uno dei principali maestri e teorici del design italiano.
Nato Novara nel 1932, Mari sviluppa la sua formazione con gli studi all’Accademia delle Belle Arti di Milano, a cui accompagna già dagli anni Cinquanta un’intensa attività artistica, con mostre personali e collettive in gallerie e musei di arte contemporanea. Partecipa a diverse edizioni della Biennale di Venezia e della Triennale di Milano.
Parallelamente inizia l’attività di design, in collaborazione con numerose industrie, nei settori della grafica, dell’editoria, del prodotto industriale e dell’allestimento mostre. Caratteristica della sua opera, è la continua ricerca e sperimentazione di nuove forme e significati del prodotto, anche in contrapposizione con gli schemi tradizionali del disegno industriale. Tra gli oggetti disegnati da Mari le sedie Soft Soft (Driade) e Delfina (Rexite), premiata nel 1979 con il Compasso d’Oro, l’imitatissimo tavolo Frate per Driade o la sedia Tonietta di Zanotta.