Uno era positivo e ha cercato di salire a agni costo su un treno, l’altro era senza mascherina e ha assalito dopo averli insultati gli agenti che lo avevano invitato a a metterla. Sono due gli episodi terminati con le manette che arrivano dal Veneto durante i controlli eseguiti su 2700 persone dalla Polizia ferroviaria. Nel primo caso alla stazione di Venezia-Mestre un uomo di 58 anni, segnalato come positivo a Sars CoV2, è stato rintracciato mentre attendeva un treno diretto a Verona, deciso a salire a ogni costo sul convoglio. Intercettato dagli agenti della Polfer dapprima ha iniziato a spintonarli, poi, ormai fuori controllo, ha tentato di colpirli con calci e pugni, venendo arrestato per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. Visto il suo stato di agitazione, gli operatori hanno contattato il personale medico del 118 e l’uomo è stato accompagnato all’Ospedale dell’Angelo.
Nella stazione di Padova i poliziotti hanno arrestato un 29enne, per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Il giovane, che si aggirava per lo scalo senza indossare la mascherina, è stato avvicinato dagli agenti che lo hanno invitato a metterla. L’uomo, a quel punto, ha reagito contro i poliziotti, dapprima offendendoli e poi scagliandosi con violenza contro di loro, colpendoli con calci e pugni e brandendo anche un piccolo coltello a serramanico, estratto dallo zainetto che portava al seguito. Con l’aiuto di due militari, presenti sul piazzale della stazione, e di un agente della Polizia penitenziaria, libero dal servizio, il giovane è stato bloccato. Su di lui pendeva un divieto di dimora nel comune di Padova.