I pm hanno chiesto il giudizio immediato per 16 dei 23 indagati nell’inchiesta sulla stazione dei Carabinieri della Levante nella quale sono accusati a vario titolo di spaccio, corruzione, abuso d’ufficio e tortura. Sono dieci civili e sei membri dell’Arma le persone sulle quali la Procura di Piacenza ritiene di aver raccolto prove a sufficienza per arrivare a una rapida sentenza di colpevolezza, anche se a deciderlo sarà, entro il 22 ottobre, il giudice.

In totale, ammontano a 62 i capi d’imputazione contestati, quasi tutti a carico dei cinque carabinieri della Levante, quattro ancora in carcere e uno agli arresti domiciliari: Giuseppe Montella (40 capi) Salvatore Cappellano (13 capi), Angelo Esposito (9 capi), Giacomo Falanga (7 capi) e Daniele Spagnolo (5 capi).

Diverse, invece, le accuse nei confronti dei civili, tutti indagati per spaccio di stupefacenti, tranne uno che deve rispondere di estorsione e minacce. Per altre sette persone sono invece ancora in corso le indagini preliminari. Tra loro anche il maggiore Stefano Bezzeccheri, ex comandante della Compagnia di Piacenza, accusato di abuso d’ufficio. Gli altri sono carabinieri e un finanziere con posizioni minori e che sono ancora attualmente indagati per truffa, abuso d’ufficio, e rivelazione di segreto d’ufficio.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Dopo il caso Palamara cala l’affluenza alle elezioni dell’Associazione nazionale magistrati

next
Articolo Successivo

Il colonnello della Finanza Tortora e l’idea di far pagare le tasse agli usurai: “Le temono più del carcere, pensano solo a potere e profitto”

next