Serve la “responsabilità collettiva” e la collaborazione tra “ciascuna istituzione” perché “solo così si possono superare le difficoltà” nella lotta alla pandemia. Sono le parole utilizzate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di consegna delle onorificenze per chi si è distinto nella battaglia al covid.

“Sembra avvicinarsi una nuova fase di emergenza e questo richiede fiducia nella possibilità che il paese possa superarla. Questo momento difficile ci rammenta che quanto è avvenuto in passato non è stato una parentesi ma questa fase va affrontata con terapie, impegno, organizzazione sapendo che abbiamo maggior preparazione rispetto a marzo e aprile quando il fenomeno era sconosciuto”, ha detto il Capo dello Stato. Per questo, ha aggiunto, “dobbiamo affrontare questa fase con senso di responsabilità ma anche maggior fiducia”.

In questa fase, ha spiegato Mattarella, “serve la responsabilità collettiva, comportamenti diffusi, tutti siamo chiamati a contribuire e a sconfiggere la pandemia, con i comportamenti, le mascherine, il distanziamento”. “Evitando contatti superflui, siamo chiamati a fornire il nostro contributo per evitare di ricadere nelle condizioni di marzo-aprile. Siamo chiamati ad una prova d’orgoglio”, ha aggiunto il presidente della Repubblica. Il suo appello però è rivolto soprattutto alle istituzioni, dopo le tensioni tra Stato, regioni ed enti locali che hanno caratterizzato anche l’approvazione dell’ultimo Dpcm: “Ciascuna Istituzione comprende e comprenderà che deve non deve assestarsi a difendere la propria competenza ma, al contrario, cercare collaborazione, coordinamento, raccordo positivo, perché soltanto il coro sintonico delle nostre istituzioni nella loro attività può condurci a superare queste difficoltà”. “Così come è necessario – ha proseguito il capo dello Stato – che ogni ambiente, produttivo, professionale, di ogni genere, eviti, come certamente avverrà, di trincerarsi nella difesa della propria nicchia di interesse, nel proprio spicchio di interesse. Perché non vi sono interessi che possano essere tutelati – ha ammonito Mattarella – se prima non prevale l’interesse di generale di sconfiggere la pandemia. Qualunque altro interesse particolare sarebbe travolto e scomparirebbe”, ha ricordato Mattarella.

Il presidente della Repubblica si è rivolto poi a chi ha ricevuto le onorificenze per l’impegno dimostrato nel corso della pandemia: “I meriti acquisiti non si esauriscono nel ricordo di un giorno ma permangono. Vi siete impegnati per la cura di coloro che erano malati per il Covid, vi siete impegnati ad assicurare con forte sostegno ad aiutare chi era in condizioni di disagio, vi siete impegnati affinché il nostro Paese non rimasse paralizzato assicurando trasporti e collegamento. Come voi, tanti italiani e italiane lo hanno fatto. Voi qui li rappresentate tutti gli italiani“.

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