Il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, li ha annullati definitivamente. Il sindaco di Trento ha spiegato che "alla luce della situazione dei contagi consideriamo che non ci siano, al momento tutto spinge in quella direzione". Impossibile, secondo i pareri giuridici, rispettare i paletti fissati dalle nuove misure
Sono stati annullati definitivamente i mercatini di Natale in Alto Adige. “In questo momento la priorità è garantire il funzionamento della scuola e delle imprese e per questo rinunciamo a tutto quello che non è irrinunciabile”, ha spiegato il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, auspicando che “nelle città si respirerà comunque un’atmosfera natalizia“. La decisione segue di un giorno la comunicazione arrivata da Trento, dove il sindaco Franco Ianeselli ha spiegato che “alla luce della situazione dei contagi e di quanto contenuto nel Dpcm consideriamo che i mercatini non ci siano, al momento tutto spinge in quella direzione”. Impossibile, secondo i pareri giuridici, rispettare i paletti fissati dalle nuove misure decise da Palazzo Chigi per tentare di fermare il contagio da coronavirus.
Dopo aver inizialmente snobbato i provvedimenti introdotti da Roma, ora l’Alto Adige si prepara ad applicare quanto previsto dall’ultimo Dpcm. In alcuni settori la nuova ordinanza di Kompatscher è addirittura più rigorosa: per esempio, le chiusure dei bar alle ore 23 e sale giochi alle 18. Nelle scuole superiori scatta l’insegnamento a distanza di almeno il 30%. Si ferma anche lo sport dilettantistico agonistico fino a livello provinciale, mentre gli allenamenti potranno proseguire rispettando le direttive anti-covid. Per i cori e le bande musicali viene abbassato il tetto massimo a 15 persone.
La 27esima edizione del mercatino di Trento, il cui inizio era previsto per il 21 novembre, quasi sicuramente non si farà. “Potremmo pensare ad altre forme, ma che non ci possano essere i mercatini come è stato negli anni scorsi, mi pare ovvio. Al momento ci sembra improbabile che si possano tenere”, ha spiegato il sindaco Ianeselli. Anche in Alto Adige si sta pensando ad un eventuale programma alternativo nel pieno rispetto delle misure anti-covid. Quest’anno per Bolzano sarebbe stata la 30esima edizione del mercatino che ha sempre richiamato turisti soprattutto italiani, ma non solo.
I mercatini di Natale in Trentino-Alto Adige hanno una lunga tradizione. Accanto agli stand con i tradizionali addobbi di Natale, ad attirare turisti ma anche la gente del posto, ogni anno c’erano numerosi stand con prodotti gastronomici, dove poter gustare i tradizionali canederli, lo speck o le luganeghe trentine, magari con un boccale di birra o ancor meglio con una tazza di vin brulè per scaldarsi. Era sempre ricco anche il programma culturale in concomitanza del mercatino, con concerti, rappresentazioni teatrali e cori che proponevano musica natalizia.
Massima attenzione in Alto Adige anche per la tradizione del Toerggelen, le castagnate autunnali nei masi, che dovranno rispettare le stesse direttive in vigore per i ristoranti. Kompatscher ha ricordato che già dalla primavera i sindaci in Alto Adige potevano intervenire per limitare la movida. Il governatore ha anche rivolto un appello a svolgere le cerimonie di Ognissanti con la massima attenzione e ai bambini ha chiesto di rinunciare ai cortei di Halloween. ” Per quanto riguarda l’attuale situazione il presidente ha fatto presente che i contagi, i ricoveri e la quarantena stano aumentando e cresce la pressione sugli ospedali. La notizia buona è che dei 209 nuovi casi odierni solo 33 non erano già in quarantena”.