“La situazione è sicuramente molto preoccupante, lo dicono i numeri. Anche retrospettivamente guardando a come stavamo a fine giugno e luglio, quando avevamo 150 casi, sicuramente i numeri di oggi dimostrano che non si è fatto abbastanza per consolidare questi risultati. A questo punto rimangono le solite misure restrittive, che speriamo riducano i contagi e che non si arrivi a misure estreme di lockdown”. Lo ha detto a Buongiorno, su SkyTg24, Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all’Università di Padova.
“Rimane sempre il problema di come consolidare i guadagni fatti riducendo la trasmissione – ha aggiunto -. Una volta ridotta la trasmissione, supponendo di tornare ad avere pochi casi al giorno, quali strumenti abbiamo per tenerli bassi? Altrimenti si continua con questa altalena che è distruttiva sia per la qualità della vita che per l’economia”.