La Guardia di Finanza sta eseguendo una serie di acquisizioni nelle sedi di Ferrovie su mandato della procura di Roma nell’ambito di un’indagine sulle gare bandite dal 2013 per l’assegnazione dei servizi assicurativi delle società del gruppo, da Trenitalia a Fs e Rfi. L’indagine, secondo quanto si apprende, riguarda anche la liquidazione di polizze assicurative da parte di Generali nei confronti dei vertici del gruppo. Il procedimento è affidato ai magistrati della Procura di Roma che si occupano dei reati ai danni della pubblica amministrazione. Tra gli appalti finiti sotto la lente degli inquirenti anche quelli relativi alla responsabilità civile terzi-operai per le società del gruppo e rischi incendio-danni.
Nell’ottobre 2019 due deputati di Italia viva hanno presentato un’interrogazione parlamentare sulle gare assicurative di Fs, chiedendo tra il resto “se corrisponde al vero che l’attuale amministratore delegato Gianfranco Battisti abbia beneficiato nel 2014 di due risarcimenti assicurativi per una cifra complessiva pari a oltre 1,6 milioni di euro, di cui un risarcimento per essere caduto in bagno durante una domenica di lavoro nella sua precedente responsabilità professionale e il secondo risarcimento, più capiente, come indennizzo per inabilità; in caso di riscontro positivo, se le cause di tali risarcimenti siano state valutate compatibili con le importanti responsabilità che il ruolo richiede”. Battisti è stato nominato nel luglio 2018 dall’allora ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli dopo l’azzeramento dei vertici: fino ad allora il numero uno era Renato Mazzoncini, scelto da Matteo Renzi. Il manager poco prima era stato rinviato a giudizio per truffa per una vicenda legata al suo precedente ruolo di ad di Busitalia Sita Nord, anch’essa parte del gruppo Fs.