Venerdì 23 ottobre è il giorno scelto per il primo grande sciopero generale dell’autunno, che per 24 ore rischia di paralizzare l’Italia. L’agitazione coinvolge tutti i lavoratori del sindacato Cub – confederazione unitaria di base – ma probabilmente arrecherà più disagi nel settore trasporto pubblico. A Milano rischiano di fermarsi i treni regionali di Trenord – oltre che Italo e Trenitalia – e tutti i mezzi di Atm con metropolitane, autobus e tram che non sono garantiti. “Si avvisa che il sindacato Cub Trasporti ha aderito allo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private, che coinvolge anche il settore del trasporto ferroviario, dalle 21 del 22 ottobre 2020 alle ore 21 del 23 ottobre“, ha fatto sapere in una nota Trenord. “Pertanto, il servizio regionale, suburbano, la lunga percorrenza e il servizio aeroportuale, potranno subire variazioni e/o cancellazioni”, l’avviso ai viaggiatori.
Come sempre, sono garantite delle fasce orarie, in cui i treni circoleranno regolarmente: dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 di venerdì 23 ottobre. Precisa inoltre Trenord che “giovedì 22 ottobre viaggeranno i treni con partenza prevista da orario ufficiale entro le 21 e che abbiano arrivo nella destinazione finale entro le ore 22”. Oltre al servizio regionale, a rischio anche i treni nazionali a lunga percorrenza di Trenitalia e Italo. “Nelle giornate di sciopero Trenitalia assicura servizi minimi di trasporto (clicca qui per vedere la lista) predisposti a seguito di accordi con le organizzazioni sindacali. Poiché in corso di sciopero si potrebbero verificare variazioni non preventivabili, è importante prestare la massima attenzione ai comunicati diffusi nelle stazioni e dagli organi d’informazione”, si legge sul sito della società. Stessa decisione anche per Italo, che ha già reso noto l’elenco dei convogli che verranno effettuati regolarmente nonostante lo sciopero (lista qui)
A Milano città, invece, il blocco potrebbe coinvolgere i mezzi di Atm, con i treni delle quattro linee metropolitane, gli autobus e i tram che rischiano di fermarsi. “L’agitazione del personale viaggiante e di esercizio di superficie è prevista dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio”, mentre “per il personale di metropolitana l’agitazione è prevista dalle 18 al termine del servizio”, ha informato Atm. Lo sciopero, proclamato dal sindacato Cub, chiede e rivendica: la “riforma degli ammortizzatori sociali per garantire reddito per periodi lunghi, aumento dei salari e pensioni”, la “riduzione degli orari a parità di salario” e “pensione a 60 anni o 35 di contributi”, “investimenti pubblici per ricostruire la sanità pubblica”, più “strutture e personale alla scuola”, un “trasporto collettivo e di edilizia popolare con superamento del welfare aziendale e di categoria”. E ancora: “Progressività della tassazione e riduzione di quella su lavoratori”, “introduzione di un tetto al livello degli affitti privati e blocco degli sfratti”, “diritto di sciopero senza vincoli per lavoratori, organizzazioni e rappresentanze elette” e “rilancio ruolo e presenza dello Stato negli asset produttivi del paese”.