Serve “una risposta immediata” da parte delle istituzioni oppure la protesta di ristoratori, proprietari di discoteche, bar e fornitori della filiera potrebbe sfociare in una serrata. È il messaggio mandato da alcune centinaia di rappresentanti del settore che nel pomeriggio hanno manifestato nel pomeriggio sotto al Palazzo Lombardia contro l’ordinanza che impone il coprifuoco notturno, dalle 23 alle 5. Una delegazione è poi stata ricevuta dal governatore lombardo, Attilio Fontana.
“Devono permetterci di svolgere la nostra professione o almeno di non farci morire – ha scandito al megafono Paolo Peroli, socio di uno degli storici locali notturni di Milano, fra gli imprenditori ricevuti da Fontana -. Chiediamo al Comune l’abbattimento sostanzioso di Cosap e Tari, attuali e futuri, alla Regione dell’Irap, al Governo del cuneo fiscale. Alle istituzioni tutte chiediamo contributi a fondo perduto per il sostengo d affitti, ristrutturazioni e investimenti per riqualificazione aziendali, ridiscussione delle cartelle esattoriale scadute, corsi di formazione gratuita per il personale, supporto e consulenza per seguire le nuove imposizioni”. “Attendiamo una risposta immediata: è nostra intenzione avvalerci di tutti gli strumenti democratici consentiti dalla Costituzione e dai codici, fino alla possibilità malaugurata di una serrata collettiva, che sarebbe proposta in concomitanza di uno sciopero de lavoratori, quali tutti noi siamo, in solidarietà con tutte le categorie e sigle sindacali – ha aggiunto Peroli -. Una serrata che sarebbe solo una banale anticipazione della realtà in cui saremo tutti precipitati a breve in assenza di un’azione concreta delle istituzioni. Che con la loro inattività rischiano di favorire inutili speculazioni”.
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