Una giornata sensoriale. Sì, sono proprio i sensi i protagonisti dell’ultima giornata pallonara e dei picchi raggiunti da tifosi, calciatori, arbitri e tutto il resto. Da fragranze soavi a olezzi nauseabondi, sapori e tattilità, parole, o meglio, voci non udibili se non dal diretto interessato e talmente forti da spingere a decisioni importantissime…o addirittura a stati repentini di trance. In barba al Covid, che i sensi li paralizza: il calcio, da quello pane e mortadella ai livelli più alti, li esalta.
OLFATTO – “Che profumo usi? È fantastico”. Deve essere un bel tipo Fali, difensore del Cadice che marcava Benzema, nella partita vinta a sorpresa contro il Real Madrid. Dalle dichiarazioni del post partita si ha la sensazione di essere di fronte a qualcuno che si farà ricordare: “Sì, gli ho chiesto che profumo aveva perché era davvero buono, anche Jovic (attaccante del Real ndr) a fine partita lo aveva”. E forse il motivo di tanta estemporaneità è spiegabile nel passaggio successivo: “Sentivo di poter vincere, dopo la partita ho chiamato mio cugino dicendogli di portare una bottiglia di whiskey e la chitarra…e l’ho bevuta”.
OLFATTO – VISTA – Meno memorabile olfattivamente, e anche visivamente, l’esperienza di un arbitro sardo che ha multato di 200 euro il San Nicola Ozieri 1984 per “Malfunzionamento dell’impianto idrico”. L’epica del comunicato: “Al termine dell’incontro l’arbitro riscontrava che una sua scarpa, lasciata nello spogliatoio, era stata urinata da ignoti; lo spogliatoio non era stato chiuso a chiave per mancato funzionamento della serratura”. La grammatica contorta stravolge anche l’anatomia, riproducendo un concetto doloroso, molto doloroso (altro che calcoli renali), ma a parte questo, pare che il gesto sia stato motivato proprio dalla prima accusa dell’arbitro: “L’impianto idrico funziona benissimo”.
TATTO – C’è qualcuno che ha più manualità di un massaggiatore? Il tatto è tutto per chi con manipolazioni e gesti manuali deve rimettere in sesto i muscoli degli atleti. Dei propri, però, mica, degli avversari! E’ il principio che ha mosso il massaggiatore della Scanzorosciate calcio, squalificato perché: “Dopo essere entrato sul terreno di gioco per soccorrere un infortunato, veniva allontanato poiché spintonava un calciatore della squadra avversaria facendolo cadere a terra”. Da un lato aggiusto, dall’altro rompo e così massimizzo la resa del mio lavoro: ci sta.
UDITO (ASSOLUTO) – Avrà sentito le voci il centravanti del Val di Sangro, squadra dilettantistica abruzzese che, come si vede nel video condiviso dalla pagina Facebook Abruzzo Calcio Ignorante e da Abruzzo Web Tv, cade in trance mistica dopo il tocco dell’avversario, rotolandosi più o meno per tutta la lunghezza del campo, tribune incluse. Rosso per il difensore avversario, ha inaugurato un nuovo movimento religioso l’attaccante, dopo il trance.
SESTO SENSO – Chi per davvero ha sentito la voce divina…o viceversa, è stato Jackson Martinez. Sì, quel centravanti colombiano che fece faville al Porto venendo inseguito da mezzo mondo che se lo contendeva a suon di milioni. Si è fatto prete a 34 anni, dopo che la carriera da bomber è andata calando per via degli infortuni: si è fatto prete ma già da qualche tempo si dedicava alla religione attraverso il rap. Sì, Jackson diffonde la parola di Dio attraverso l’hip hop: e a dire la verità come mc non è neanche male.