Tira brutta aria su Twitter per l’attore Chris Pratt. È bastato un tweet dell’autrice tv Amy Berg intitolato “One has to go” e si è scatenato l’inferno. Il tweet era suddiviso in quattro foto con i quattro Chris di Hollywood: Pratt, appunto; Chris Hemsworth, Chris Evans, Chris Pine. Il giochino del chi butto dalla torre ha però preso subito una brutta piega per Pratt. Rifiutato non tanto come attore, quanto come uomo pubblico. Su Buzzfeed.com la vicenda viene raccontata per filo e per segno nel suo lato più assurdo. Ovvero in oche ore gli utenti di Twitter si sono scatenati contro il 41enne interprete di Star-Lord nei cinecomic Marvel.
C’è chi l’ha criticato per aver indossato una tshirt con la bandiera “Don’t tread on me” (riferimento alla celebre bandiera Gadsen usata nella guerra d’indipendenza americana dai coloni come dalla nazionale di calcio statunitense, ma recentemente utilizzata anche dal Tea Party), chi per aver difeso la chiesa evangelica Hillsong, di cui l’attore fa parte, perché secondo alcuni accusata di essere anti-LGBTQ; chi, infine, per aver espresso posizioni politiche conservatrici anche se, come scrivono su Buzzfeed, Pratt non ha mai espresso una precisa intenzione di appartenenza al partito repubblicano. Diverse le stigmate inequivocabili, secondo gli utenti di Twitter.
La prima quella “familiare”, cioè di essersi sposato in seconde nozze con Katherine, la figlia di Arnold Schwarzenegger, ex governatore repubblicano della California. Successivamente c’è la contestazione di essere follower di diversi account di destra. Ancora: è l’unico tra gli Avengers a non aver sottoscritto la campagna di raccolta fondi per il candidato democratico alle elezioni presidenziali di novembre, Joe Biden. Infine ha pubblicato un tweet scherzoso: “Con tutto quello che sta succedendo nel mondo, è più importante che mai che tu voti. Chiedi a qualsiasi celebrità. Te lo diranno. Ogni giorno. Diverse volte al giorno. Votare. E io? Ti dirò ESATTAMENTE per chi votare…”, ha scritto incoraggiando i propri follower a votare per il film Onward (dove dà voce al personaggio di Barley Lightfoot) candidato al People’s Choice Award.
“I prossimi People’s Choice Awards 2020 sono il voto più significativo nella storia dell’umanità”, ha concluso ironizzando. Insomma, un naziskin di proporzioni fotoniche. Probabile che il povero Pratt nemmeno si aspettasse un tale polverone. E in suo aiuto sono giunti i colleghi supereroi Marvel. Mark Ruffalo (Hulk) fervente sostenitore democratico, settore Sanders per intenderci, ha chiesto a tutti di darsi una calmata, definendo questo linciaggio web “una follia”. Zoe Saldana ha citato in sua difesa il verso di un brano di Tupac (“non importa quanto sia dura, petto in fuori, testa alta e te la caverai”) mentre è giunto addirittura il verbo di Robert Downey Jr (Iron Man): “Un buon cristiano di solidi principi (…) che si è appena sposato e vive in una famiglia dove si fanno discorsi civili e di grande valore. Un suggerimento: se avete voglia di dialogare con Chris cancellate i vostri account social, sedetevi, fatevi un esame di coscienza sui vostri difetti e lavoraci su”. Morale della favola social: Pratt è rimasto in cima ai trend per ore come mai gli era capitato in una già lunga e ricca carriera d’attore.