L’emergenza a Borgosesia, in provincia di Vercelli, sono gli “spioni“. Almeno così sembra dalla decisione del sindaco leghista Paolo Tiramani, che è anche deputato e commissario in Vigilanza Rai, che ha firmato un’ordinanza per disporre un’ammenda dai 10 ai 516 euro per chi denuncia assembramenti o feste con oltre 6 persone e poi verrà ritenuto colpevole di procurato allarme. Il che dà per implicito che a Borgosesia ci siano un numero considerevole di feste, ma anche un’impennata di falsi delatori.
Tiramani fa evidentemente riferimento alla polemica sulle parole in tv del ministro della Salute Roberto Speranza. Dichiarazione che deve aver scatenato l’inferno al centralino dei vigili urbani di Borgosesia. “Sono stufo – ha scritto il sindaco Tiramani su Facebook – Non è giusto ricevere continue segnalazioni che fanno perdere tempo prezioso al nostro corpo di Polizia municipale. Chi farà una segnalazione totalmente infondata, sarà passibile di multa“. “No ai finti spioni, sì a controlli efficaci per prevenire situazioni di assembramento. Primi in Italia? – si domanda nel post Tiramani – Forse. È giusto però prevenire questo degrado culturale voluto dal governo”.
Aggiornato il 23 ottobre alle ore 21.13