La nuova BMW Serie 4 è finalmente disponibile sul mercato italiano. Trattasi del coupé di “media gamma” del costruttore bavarese, derivato dalla Serie 3 ma profondamente modificato rispetto alla nota berlina nell’ottica di una maggiore sportività, sia estetica che dinamica.
Rispetto al mdello precedente, la nuova G22 (questo il codice identificativo del modello 2020) appare più slanciata e guadagna 13 cm di lunghezza, per un totale di 477 cm: ne consegue una maggiore abitabilità interna. Quasi invariata la larghezza che aumenta di 3 cm, arrivando a 185 cm complessivi.
Il design del frontale fa discutere: la nuova calandra anteriore è sicuramente grande e di grande impatto, pur risultando più armoniosa dal vivo che in foto. È affiancata da gruppi ottici dall’aspetto affilato e tecnologico, soprattutto per le versioni equipaggiate con tecnologia laser.
Concavità e convessità si susseguono su tutta la carrozzeria, creando una linea dinamica, con stilemi che fanno tornare alla mente il prototipo GINA del lontano 2008. Osservando la fiancata, poi, salta all’occhio la muscolosità del parafango posteriore, che richiama le grandi coupé inglesi di alto rango. Nella vista posteriore, invece, la nuova Serie 4 presenta dei moderni gruppi ottici “3D” led a sviluppo orizzontale.
Il tetto, ribassato di 57 mm rispetto alla Serie 3, non mina l’abitabilità anteriore: quest’ultima rimane eccellente per passeggeri di tutte le stature, anche in presenza del tetto apribile. Tuttavia la linea da coupé, con il lunotto posteriore spiovente, limita l’altezza disponibile per le due sedute posteriori: se non altro chi siede dietro può consolarsi con lo spazio a disposizione per spalle e gambe.
La posizione di guida è ottima: la seduta bassa esalta il coinvolgimento del guidatore e garantisce un comodo accesso a bordo. Il layout interno è quello delle ultimissime generazioni di BMW, con una grande strumentazione digitale, composta da un lcd da 12,3 pollici (optional), e un display touch a centro plancia da 10,25 pollici (optional in luogo del, comunque ampio, display da 8,8 pollici di serie).
I comandi vocali e gestuali aiutano a districarsi tra le innumerevoli funzionalità di un sofisticato sistema di infotainment connesso, che però rimane intuitivo da utilizzare e reattivo ai comandi. I protocolli Apple Carplay e Android Auto sono disponibili di serie, come anche il sistema di navigazione satellitare. Rimane presente il classico selettore circolare dell’iDrive, che permette di muoversi tra i menu ruotando e spostando il controller che si trova sul tunnel centrale.
E’ qui che si trova anche la leva selettrice del cambio automatico e unica trasmissione disponibile per la M440i Xdrive, la più prestazionale declinazione della Serie 4 in attesa della velocissima M4. Il cambio a 8 marce si può utilizzare anche in modalità manuale grazie ai paddle incorporati nel volante dalla spessa corona in pelle. In marcia il possente propulsore 6 cilindri in linea turbo da 3 litri con tecnologia Mild Hybrid è puro piacere: la progressione che assicura è eccellente. E con i suoi 500 Nm di coppia motrice, disponibili già a 1900 giri/min, e 374 Cv di potenza massima, assicura una grande spinta ai bassi regimi e un allungo vigoroso fin quasi a limitatore.
La scelta di BMW di offrire questa motorizzazione solo in abbinamento alla trazione integrale appare più che condivisibile (rimane comunque disponibile la trazione posteriore per le motorizzazioni meno performanti): con le marce basse, infatti, innescare il pattinamento del posteriore è molto facile ma grazie alla ripartizione attiva della coppia tra i due assi, che traferisce potenza all’anteriore quando necessario, anche con i controlli di stabilità disattivati ci si può divertire in relativa tranquillità, venendo catapultati efficacemente in avanti ad ogni uscita di curva.
Il telaio è più bilanciato che in passato: è ancora presente un leggerissimo sottosterzo che viene immediatamente annullato alla minima pressione del gas, grazie al torque vectoring (che ripartisce al meglio la coppia fra le ruote motrici) e al retrotreno, che tende ad allargare gentilmente quando si sfrutta la piena potenza del propulsore. Notevoli anche i freni (disponibili nei pacchetti M performance) con pinze a 4 pompanti all’anteriore, che garantiscono una costanza di rendimento anche nella guida più sportiva senza risultare aggressivi alle andature più blande.
Il servosterzo elettrico ha una taratura molto diretta anche se è parco nell’offrire feedback al guidatore. Le sospensioni fanno un ottimo lavoro, contenendo gli scuotimenti di cassa e filtrando molto bene le asperità, come si conviene a una granturismo doc. La sensazione è di essere al volante di una vettura equilibrata e poliedrica, con sospensioni dalla doppia anima, confortevoli in rettilineo e che cambiano comportamento appena la vettura si appoggia in curva, quando sono più sollecitate.
In definitiva la nuova BMW Serie 4 è una GT veloce ed appagante, che offre silenzio e comodità sui trasferimenti a lungo raggio ma rimane agile e divertente sui percorsi misti. Da granturismo sono anche i prezzi, a partire da 50.750 € per la motorizzazione entry level 420i da 184 Cv, passando per la 30i da 258 cavalli, fino agli oltre 70 mila della top di gamma M440i (unico benzina “Mild Hybrid”). Ampio anche il ventaglio delle motorizzazioni turbodiesel: 20d da 190 cavalli, 30 d da 286 cavalli e 40d da 340 cavalli, tutte con sistema Mild Hybrid a 48 volt.