La divisione semiconduttori di LG ha messo a punto un nuovo materiale chiamato ferrite ad alta densità che, essendo in grado di limitare fortemente le perdite di energia dei circuiti, consentirà di realizzare TV fino al 60% più sottili delle attuali.
Il vecchio e goffo tubo catodico è ormai un vago ricordo da più di un decennio, tanto che i più giovani rischiano di non averne mai visto uno. Dall’avvento dei televisori al plasma prima e LCD poi è stata una corsa alla realizzazione di display sempre più sottili e meno invasivi visivamente, in grado di funzionare quasi da complementi d’arredo anche nel più curato dei salotti. Questa corsa ha trovato però un ostacolo nella possibilità di ridimensionare oltre una certa soglia il comparto di alimentazione, necessariamente sovradimensionato per compensare la perdita di potenza generata dal riscaldamento della circuiteria, che può raggiungere il 40%. LG Innotek, divisione del colosso coreano che si occupa di componentistica hardware e circuiteria, ha però trovato una soluzione che promette di snellire sensibilmente i TV del prossimo futuro.
Il materiale in questione è la ferrite ad alta densità, un materiale magnetico basato per la maggior parte sull’ossido di ferro, in grado di limitare fortemente le perdite di energia.
“Questo materiale permette al modulo di potenza per la TV di essere spesso appena 9.9 mm, il più sottile del mondo, riducendo lo spessore della TV di circa il 60%“, si legge nel comunicato stampa ufficiale. “Se la TV OLED ultra-sottile da 65 pollici con un modulo di alimentazione standard ha uno spessore di circa 46,9 mm può scendere a meno di 20 mm adottando un modulo di alimentazione “high efficiency ferrite”. Questo materiale offre infatti meno perdita di potenza, riducendo il numero di componenti necessari di un terzo, grazie a singoli componenti il 40% più sottili rispetto agli attuali.
Inoltre, la “ferrite ad alta efficienza” può aumentare l’efficienza energetica del modulo di alimentazione per la TV fino al 5%. La maggiore efficienza energetica della parte riduce il calore e riduce al minimo i danni da calore, aumentando la durata del componente”.