"C'era due volte il barone Lamberto", "Favole al telefono", "Il libro degli errori": le opere principali del maestro-scrittore sempre presente nelle librerie di bambini e insegnanti
Maestro, giornalista, scrittore: Gianni Rodari è stato tutto questo e molto di più. Non c’è insegnante della scuola primaria o bambino che non abbia nella propria libreria almeno una sua opera. A partire dagli anni Cinquanta, Rodari, ha iniziato a pubblicare i suoi titoli per l’infanzia, che hanno ottenuto fin da subito un enorme successo di pubblico e di critica. I suoi libri hanno avuto innumerevoli traduzioni e hanno meritato diversi riconoscimenti, tra cui, nel 1970 il prestigioso premio Andersen. In occasione del centenario della sua nascita non si possono scordare alcuni dei suoi più importanti libri che vi suggeriamo di ritornare a leggere se non l’avete ancora fatto.
La grammatica della fantasia (Einaudi)
“Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla sua superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna, la barchetta di carta e il galleggiante del pescatore… Non diversamente una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni…”. Così Rodari chiarisce la vocazione di questo libro diventato ormai un classico: parlare dei processi della fantasia e delle regole della creazione per renderne l’uso accessibile a tutti. Partendo dall’esame dei congegni che muovono l’immaginazione, l’autore non ci consegna, però, un ricettario per costruire storie, ma offre “materia prima”, idee, occasioni di riflessioni fantastiche utilissime per superare la muraglia della routine scolastica e per riconoscere il ruolo della creatività all’interno del processo educativo.
C’era due volte il barone Lamberto (Einaudi)
In mezzo alle montagne c’è il lago d’Orta. In mezzo al lago c’è l’isola di San Giulio. Sull’isola c’è la villa del barone Lamberto, un signore molto vecchio, molto ricco, sempre malato. Le sue malattie sono ventiquattro, e solo il fedele maggiordomo Anselmo è in grado di ricordarsele tutte… Ma ecco che intanto piombano sull’isola il perfido nipote Ottavio, che mira ad impadronirsi dell’eredità, e una gang di banditi decisi a rapire il barone e a chiedere un riscatto enorme. Le storie di Rodari offrono divertimento e una girandola di situazioni e personaggi esilaranti: un modo di comprendere questo nostro mondo.
Favole al telefono (Einaudi)
Chissà se il ragionier Bianchi, rappresentante di commercio degli anni Sessanta, che ogni sera raccontava alla sua bambina favole straordinarie, oggi userebbe il cellulare o l’email… In ogni caso Le favole al telefono sembrano non conoscere il passare del tempo: i paesi visitati da Giovannino Perdigiorno, la minuscola Alice Cascherina, i personaggi anticonformisti, gli eventi imprevisti e le dolcissime strade di cioccolato costituiscono i punti di forza di quella inesauribile capacità di invenzione che Rodari sapeva coniugare con l’osservazione della realtà.
Filastrocche in cielo e in terra (Einaudi)
Con Filastrocche in cielo e in terra Rodari ha portato nelle case di milioni di bambini versi indimenticabili, capaci, a un tempo, di far riflettere e divertire: personaggi bizzarri, sorridenti filastrocche sulla punteggiatura, “favole a rovescio” capaci di sorprendere per le straordinarie conclusioni, versi di serio, ma non drammatico impegno sociale. Le filastrocche del libro aprono molte strade alla fantasia dei lettori e invitano a non separare mai il potere dell’immaginazione dalla voglia di conoscere il mondo per cambiarlo e renderlo migliore.
Gelsomino nel paese dei bugiardi (Einaudi)
In un paese, dove per ordine del sovrano tutto funziona al contrario ed è proibito dire la verità, arriva Gelsomino dalla voce potentissima che con l’aiuto di simpatici amici sconfigge la prepotenza e fa trionfare la sincerità. In questo libro (uno dei primi) Rodari dà prova della sua straordinaria capacità di esplorare con occhio critico la realtà sociale e di muovere con brio e finezza di stile verso un universo fantastico costruito sull’altruismo, sulla generosità, sull’amicizia: Gelsomino con la sua voce e la sua simpatia ci invita a guardare con ottimismo al futuro.
Il libro degli errori (Einaudi)
Filastrocche e raccontini all’insegna dell’errore: alunni distratti, professori noiosi, sportivi poco in regola con l’ortografia… spesso “gli errori – diceva Rodari – non stanno nelle parole, ma nelle cose; bisogna correggere i dettati, ma bisogna soprattutto correggere il mondo”. Questo libro ci porta in un universo linguistico scomposto e disordinato, ma non è un testo di noiosi esercizi grammaticali perché il magico Gianni Rodari fa nascere il riso da ogni svista, muta in gioco le regole della nostra grammatica, apre un dialogo fitto e ricchissimo con i lettori.
Viaggio in Italia (Einaudi)
Ore 9: lezione di geografia fantastica. Dove si scopre perché a Milano non si riesce a prendere il volo e a Trieste o in Romagna sì. Dove in quel di Perugia si riescono a imparare 214 lingue e dialetti diversi. Dove si capisce come si possa allungare il corso del Po. Dove si viene a conoscere che a Bologna si costruiscono i palazzi di gelato e in quel di Barletta le strade di cioccolato… Tante storie e tante rime con le quali Rodari racconta il nostro Paese. Per scoprire questa lunghissima lista e costruire il suo personale tour, ogni lettore, grazie a un QR Code potrà scaricare l’indice ragionato di tutte le città, i luoghi, le cartoline di questa insolita geografia rodariana.
Codice Rodari (Einaudi)
Codice Rodari, uscito in occasione del centenario è un’avventura tra parole e disegni, che invita a lasciarsi sorprendere osservando quante invenzioni possano nascere quando si utilizzano, come fossero giocattoli, segni, linee, forme, colori. Insieme, le parole di Gianni Rodari e i disegni di Alessandro Sanna danno vita a un “ideario” che reinventa la realtà attingendo non solo alla dimensione del gioco, come esperienza attiva e positiva della personalità di ognuno, ma anche a quella dell’utopia, intesa come capacità di trasformare le cose.
I sepolti vivi (Einaudi)
Trecento operai resistono asserragliati al buio da oltre un mese per scongiurare il licenziamento. Succede nel 1952 nelle viscere della più grande miniera di zolfo d’Europa, a Cabernardi, in provincia di Ancona. Il giornalista Rodari capace di far sprigionare la vicenda umana racchiusa in quel drammatico conflitto per la difesa del lavoro preannuncia nel suo resoconto di cronaca la sensibilità di un grande scrittore”.