Si sono presentati in massa, questa mattina, centinaia di operai dello stabilimento Whirlpool di via Argine a piazza Plebiscito per un incontro con il prefetto di Napoli. La richiesta è sempre la stessa: lo stabilimento non deve chiudere. Sembrano ormai inesistenti gli spazi per una trattativa con la multinazionale eppure gli operai non mollano e avvertono: “Da domani diventeremo cattivi, il governo mantenga le promesse”. “L’incontro di ieri con il Mise e l’azienda sulla vertenza Whirlpool è stato molto deludente. Ciò che ci delude è che si consenta a una multinazionale di dire bugie davanti alle massime istituzioni dello Stato”. A dirlo è stata Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil che sta partecipando alla protesta. “Quando la multinazionale piange miseria e dice che Napoli va chiusa perché il prodotto non funziona – secondo Tibaldi – nasconde il fatto che invece Whirlpool ha guadagnato in questo trimestre molto più del 2019 nonostante l’emergenza pandemica. Inoltre, da quello che sappiamo, le lavatrici prodotte a Napoli andranno a farle altrove”.