“La situazione nei Pronto soccorso (Ps) è drammatica, con fortissime criticità in tutte le Regioni. I Pronto soccorso, in questi giorni, sono presi d’assalto da pazienti con sintomi da Covid-19 e ci sono file di ambulanze in attesa”. A fare una fotografia allarmante della situazione è il presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu) Salvatore Manca. Interpellato dell’agenzia Ansa, ha infatti riferito che i reparti Covid, “sono pieni ed i Pronto soccorso stanno diventando un ‘parcheggio’ per questi pazienti anche per 3-5 giorni. Stiamo assistendo tutti ma mancano medici e infermieri. Non ce la facciamo più a reggere”.

La situazione rimane molto tesa in tutta Italia dopo che, nelle ultime 24 ore, sono stati segnalati 19mila nuovi casi di contagio e 800 ulteriori ricoveri. Solo ieri erano state registrate grosse difficoltà a Genova, proprio nella gestione del Pronto soccorso, e la procura ha aperto un’indagine sulla mancata applicazione dei piani di emergenza Covid. Oggi l’Ordine delle professioni infermieristiche di Genova ha diffuso su Facebook una lettera aperta nella quale si chiede “con urgenza al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti di ordinare il lockdown in ambito regionale perché ai posti di terapia intensiva occorre conteggiare anche i malati con supporti ventilatori quali il casco e siamo in piena emergenza” a causa della diffusione dei contagi di covid-19. “Occorre non indugiare oltre e assumere iniziative appropriate per il contrasto all’emergenza sanitaria in atto”. E, prosegue la lettera, per questo “anziché esasperare e mortificare gli infermieri e operatori sanitari tutti con la minaccia di bloccare le ferie, cccorre: sospendere tutte le attività di elezione in ambito ospedaliero e spostarle all’interno delle strutture sanitarie accreditate; attivare immediatamente l’intervento della Protezione civile per l’impiego dalle precedenti graduatorie di medici, infermieri e oss da assegnare alle strutture sanitarie di bassa intensità assistenziale”. E si conclude: “Gli infermieri rigettano ogni inutile tentativo di fronteggiare l’emergenza da coronavirus, attraverso la sospensione del legittimo riposo dal lavoro tanto più in questi momenti drammatici che oltre alla fatica quotidiana, vediamo riaffiorare gli incubi, i volti, il dolore di sei mesi fa. Non c’è più tempo”.

Intanto invece anche la Sicilia ha deciso il coprifuoco notturno. Nell’ordinanza firmata dal presidente della Regione Nello Musumeci si prevede tra le altre cose: sospensione delle lezioni in presenza nelle scuole superiori dell’Isola con il contestuale avvio della didattica a distanza; il dimezzamento dell’utilizzo dei posti passeggeri nei mezzi trasporti pubblico urbano ed extraurbano, ferroviario e marittimo e il divieto di circolazione con ogni mezzo dalle ore 23 alle 5 del giorno successivo.

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