Dopo le violenze di ieri in piazza dei Martiri a Napoli sono stati registrati nuovi scontri. I manifestanti dei Centri sociali, dei Cobas, dei Carc e di altre sigle di estrema sinistra hanno fatto esplodere tre bombe carta. La Polizia ha risposto con una carica, disperdendoli. Gli incidenti sono scoppiati al termine della manifestazione indetta dai Centri sociali, con l’adesione di altre sigle, davanti alla sede di Confindustria Napoli, in piazza dei Martiri. Durante la manifestazione sono state lanciate uova con vernice rossa sul portone del palazzo. Poi, davanti all’ingresso, è stato collocato uno striscione con la scritta “Quattro morti sul lavoro al giorno, questa e violenza”. In piazza è sopraggiunto un gruppetto di “Antifa” tedeschi con una bandiera e poi un gruppo di aderenti ai Carc (Comitati di appoggio alla resistenza comunista) poco prima degli incidenti, con l’esplosione di tre bombe carta ed il lancio di bottiglie contro la Polizia. Gli agenti del reparto celere, schierati davanti all’ingresso di Palazzo Partanna, sede di Confindustria Napoli hanno risposto con una carica, disperdendo i manifestanti, poco più di un centinaio. La manifestazione era stata indetta dai Centri sociali e sigle sindacali come i Cobas, Sindacato lavoratori in lotta, SI Cobas, ed altre formazioni in 20 città d’Italia contro le politiche di Confindustria. Sul lockdown, i manifestanti hanno detto di non essere contrari ma a patto che “per disoccupati e lavoratori ci sia il salario pieno garantito“. Altri incidenti sono poi scoppiati, in piazza Amedeo, per il tentativo di raggiungere la sede della Regione, a Santa Lucia. Qui sono entrati in azione anche i carabinieri per bloccarli.
Intanto è attesa per domani la nuova ordinanza della Regione Campania con il lockdown, le più stringenti norme annunciate dal governatore Vincenzo De Luca. Il governatore, pesantemente contestato ieri, con il suo staff e con l’Unità di Crisi regionale sta preparando le misure ma attende anche il dpcm che sarà pubblicato stasera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte per analizzare i provvedimenti nazionali e adattare gli ulteriori provvedimenti per la Campania. L’orientamento di un nuovo lockdown, riferiscono fonti della Regione Campania, deve però essere supportato prima di tutto da un piano socioeconomico nazionale.
Sulle violenze di ieri la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha spiegato che si sono verificati “attacchi preordinati“, atti di violenza “organizzati, inaccettabili e da condannare. Ieri sera le Forze di polizia, che ringrazio per la dedizione, la professionalità e l’equilibrio con cui stanno svolgendo funzioni molto delicate hanno dovuto fronteggiare attacchi preordinati che hanno colpito anche alcuni giornalisti impegnati nel difficile e doveroso compito di assicurare la libera informazione ai cittadini”. Il governatore intorno alle 13 aveva dichiarato: “Continueremo a seguire la nostra linea di rigore, senza cambiare di una virgola, come è nostro dovere fare”. I due 32enni arrestati ieri sono stati processati per direttissima e condannati. Per uno dei due la condanna è stata a un anno e 8 mesi; per il secondo, un anno e due mesi con pena sospesa. Entrambi hanno precedenti di polizia.