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Verona chiede all’Hellas di rompere il contratto con lo sponsor che vende cannabis light

Il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno presentato dal consigliere leghista Alberto Zelger, con cui invita l'amministrazione a chiedere alla società calcistica di "disdire quanto prima il contratto di sponsorizzazione con la Justmary"
Verona chiede all’Hellas di rompere il contratto con lo sponsor che vende cannabis light
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Il Comune di Verona, notoriamente proibizionista in tema di droga, ha deciso di fare marcia indietro. E di chiedere la revoca su una sponsorizzazione imbarazzante, considerando l’impostazione della giunta di Federico Sboarina. Con il riavvio del campionato di calcio di serie A, infatti, allo stadio Bentegodi, durante le partite dell’Hellas Verona, sono apparsi dei cartelloni con la scritta www.justmary.fun e le foglie della marijuana, inconfondibile annuncio pubblicitario della società che ha aperto negozi per la vendita di cannabis light, ovvero dal principio attivo molto basso.

A provocare la giunta ci aveva pensato il consigliere comunale Giorgio Pasetto, presidente di Area Liberal e coordinatore di +Europa Verona, rinfacciando a Sboarina e ai suoi assessori l’evidente contraddizione tra le campagne per chiudere quei negozi in città e gli introiti della squadra di calcio che gioca in una struttura comunale e di cui il sindaco è tifosissimo.

Adesso il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno presentato dal consigliere leghista Alberto Zelger, con cui invita l’amministrazione a chiedere alla società Hellas Verona di “disdire quanto prima il contratto di sponsorizzazione con la Justmary, la cui pubblicità è di fatto una forma di propaganda all’uso ricreativo della cannabis“. A favore 10 consiglieri, contrari 6, astenuti 8.

Pasetto e il collega Valerio Federico hanno criticato nuovamente Sboarina: “Ormai da mesi assistiamo attoniti alle prese di posizione insensate della maggioranza che amministra Verona da circa tre anni. Se l’intento del primo cittadino e di chi lo sostiene era quello di far parlare della città per racimolare qualche consenso ostacolando il commercio di un prodotto il cui consumo non comporta alcuna controindicazione l’obiettivo è stato raggiunto”.

Michele Bertucco, consigliere di Verona e Sinistra in Comune, ha definito “inutile la mozioni che accompagna l’ultima crociata di Zelger”. E ha spiegato: “Quello che è peggio è che la maggioranza di Sboarina ha seguito compatta le tesi stravaganti di Zelger mostrando peraltro una spaccatura sulla mozione di censura sull’Hellas”.

L’accordo pubblicitario non è avvenuto in forma diretta con “JustMary”, bensì con la società di servizi sportivi Infront, che raccoglie sponsorizzazioni di seconda fascia, che compaiono sui cartelloni dello stadio, ma non sulle magliette della squadra. Quando era scoppiata la polemica, Matteo Moretti, amministratore della società, aveva dichiarato: “È la prima volta che la nostra azienda sposa un progetto sportivo e siamo entusiasti di iniziare con ben tre società di calcio storiche come Udinese, Sampdoria ed Hellas, perché il vero trionfo di Justmary è stato quello di essere accettata come sponsor. La cannabis legale, purtroppo vista dai più come una droga, soffre di moltissimi pregiudizi, mentre Justmary e le aziende del settore offrono posti di lavoro, pagano le tasse e creano ricchezza per il Paese”.

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