È avvolto dal mistero quanto successo nella notte tra il 22 il 23 ottobre a Dublino. Un uomo, Nicola Keane, è stato svegliato alle prime luci dell’alba dalla polizia: sua moglie, un’infermiera dell’ospedale Children’s Health Ireland, era stata trovata morta ai piedi di un ponte dal quale si era buttata. Un’ora dopo, un’altra amara scoperta: in casa della famiglia Keane è stato trovato morto anche il figlio neonato della coppia, secondo l’autopsia deceduto per asfissia.
L’ipotesi, ancora tutta da verificare, è che la donna, prima di suicidarsi, abbia soffocato anche il figlio di 7 mesi, anche se, dice il medico legale, sul piccolo non sono stati trovati segni di violenza. Nei mesi precedenti, racconta infatti l’Irish Indipendent, la donna aveva sofferto di depressione post partum. La coppia, che abita nella periferia est della capitale, era molto amata nel quartiere e nella comunità.
Il marito, svegliato dalla polizia, era all’oscuro di tutto, e si è accorto della morte del piccolo solo quando gli agenti hanno bussato alla porta. Una vicina ha dichiarato all’Irish Indipendent: “Era una donna amichevole, con un meraviglioso bambino. Sembrava felice. Siamo tutti scioccati. Sembra una di quelle tragedie che vedi in televisione, non pensi mai che possa accadere nella vita reale”.