Sabato è partito il servizio di tracciamento tramite il portale Milano-Cor. In un giorno 3.433 pazienti si sono accreditati e di 2.026 hanno inserito sintomi e le informazioni su 3.169 conviventi. Lunedì rallentamenti ed errori per il potenziamento dei server. Per molti non è chiaro che il tampone si può richiedere solo dopo 10 giorni. L'Ats: "Abbiamo dimezzato l'arretrato, ma coi nuovi numeri è una corsa impari"
“Ricevuto il messaggio dell’Ats, vado sul sito, inserisco codice fiscale e numero di telefono e voilà, tutto perfetto: utente non trovato”. È uno dei messaggi lasciati nella bacheca ufficiale Facebook di Regione Lombardia sotto l’annuncio dell’attivazione di “Milano-Cor”, un portale per il tracciamento dei positivi che promette anche di fornire aiuto a casa agli asintomatici o a chi ha sintomi lievi che non richiedono un ricovero ospedaliero. Lo aveva anticipato proprio al fattoquotidiano.it il direttore sanitario dell’Ats Milano Vittorio De Micheli, spiegando che Immuni sarebbe stata accantonata per un servizio di tracciamento e presa in carico via sms di lì a pochi giorni utile ad abbattere un arretrato di 6mila positivi non tracciati.
Il servizio è partito sabato con numeri significativi e ha permesso di abbattere in un giorno metà della “coda”: stando a quanto riferito dall’Ats 3.433 pazienti si sono accreditati sul portale e di questi 2.026 hanno inserito i loro sintomi e le informazioni relative a 3.169 conviventi. “A seguito dell’accertata positività al tampone molecolare”, ha spiegato Walter Bergamaschi, direttore generale di Ats Città Metropolitana di Milano, “ricevono un sms attraverso il quale potranno registrarsi al portale ed ottenere così informazioni, consigli e servizi per essere supportati durante il periodo di isolamento a cui devono sottostare. Collegandosi al portale i pazienti positivi al domicilio aiutano anche Ats nel tracciamento e nella raccolta dei sintomi”. L’assessore Giulio Gallera ha poi annunciato che “a partire da lunedì inoltre potenzieremo le nostre centrali di telesorveglianza, che arriveranno a coprire oltre 900 pazienti al giorno, partendo dai più fragili”.
Ma lunedì è arrivato (i dati saranno diffusi domani) insieme a una serie di problemi. Sul portale si legge infatti “Sono previsti interventi manutentivi tra le ore 16 di lunedì 26 e le ore 7 del giorno successivo: potrebbero verificarsi brevi interruzioni del servizio”. Da Regione Lombardia fanno sapere che il servizio funziona e alcuni inconvenienti si verificano proprio perché si stanno implementando i server in vista di maggiori accessi. “Stiamo avendo migliaia di interazioni su quel portale”, spiega De Micheli “è ovvio che ogni tanto qualcuno perda la strada. Ma è questa rincorsa tecnologica, lo abbiamo capito purtroppo, che non può tenere il passo dei nuovi contagi. Ci stiamo impegnando al massimo ma è una rincorsa sempre più difficile. Tra l’altro questo weekend non abbiamo avuto neppure il calo fisiologico che solitamente avevamo”.
Stando ai commenti lasciati sotto il post di Regione Lombardia sembra però che i problemi ci fossero già prima delle 16. “La gente è stufa della pubblicità a discapito della propria pelle…facciamo funzionare Ats”, scriveva in mattinata una utente. “Mia figlia tampone positivo in data 14/10, nessuna chiamata, nessun messaggio, niente di niente e sono passati anche i 10 gg di quarantena”, le fa eco un’altra. “Consolati, io ho fatto il tampone il 13 e sono positiva, nessuno mi ha chiamato”. Questa l’esperienza di chi è entrato in Milano-Cor. “L’Ats ti chiama e dice che devi stare a casa 10 giorni, poi saranno loro a chiamarti per il successivo tampone. A me non è arrivato, è arrivato una settimana dopo per sbaglio a mio padre. La mia fidanzata è stata la prima a ricevere l’sms ma seguendo il link è arrivata a un alert che dice che l’Ats deve aggiornare i dati personali. Dunque da una parte devi aspettare l’Ats, dall’altro dovresti prenotare attraverso di loro. Insomma, non è proprio una grande prova di efficienza”.