Parlando di coronavirus, è di moda l’espressione “crescita esponenziale”. Il termine è quasi onnipresente negli articoli e interviste sull’epidemia. Dal Corriere della Sera a Famiglia Cristiana, passando per Repubblica, la Stampa ecc. Così il quotidiano milanese riporta un intervento di Paolo Giordano che attribuisce la gravità della situazione appunto alla crescita esponenziale e non lineare dei contagi, forte della sua laurea in Fisica e di un libro sul coronavirus. Su Famiglia Cristiana abbiamo una spiegazione con la storiella dell’inventore degli scacchi e del re.

Ma in tutto questo qualcosa non va. Esponenziale e anche lineare sono termini matematici che richiedono poi una specificazione numerica. Invece Giordano fa esplicito riferimento alla matematica, senza però riportare uno straccio di numero per l’epidemia in corso. Lo stesso vale per Famiglia Cristiana e per quasi tutti gli articoli e interviste uscite sull’argomento.

Parlare genericamente di crescita esponenziale è senza senso, a meno di accordarci che “esponenziale” significa semplicemente “alto” o “forte”. Per cui si dirà anche acqua esponenziale a Venezia anziché acqua alta e così via.

Per giunta non è neppure vero che una crescita esponenziale sia sempre peggio di una lineare. Può anche essere il contrario. Partiamo per esempio da 10.000 nuovi contagi giornalieri e ragioniamo su trenta giorni. Una crescita lineare cioè additiva nella misura di 2.000 nuovi contagi al giorno, li porterebbe a 70.000. Viceversa una crescita esponenziale a un tasso composto del 5% giornaliero, li porterebbe (solo) a 43.000.

Ma c’è altro. Infatti a guardare i dati per es. dalla fine di settembre si fatica a riscontrare una crescita esponenziale dei nuovi contagi giornalieri [vedi la tabella linkata qui].

Per una crescita esponenziale dovremmo avere la stessa percentuale di aumento o comunque percentuali simili; e così non è. Le cose migliorano passando a variazioni settimanali, ma di nuovo occorrono riferimenti quantitativi. Conclusione: c’è stata sicuramente un’accelerazione nella crescita dei contagi, ma appare alquanto irregolare.

Mi rendo però conto che in Italia pretendere l’uso corretto delle parole è una pedanteria irritante. Usiamole pure alla buona. Andiamo avanti così che: “Andrà tutto bene”, come si diceva alcuni mesi fa. Adesso poi tutto va che è una meraviglia!

In tema poi di crescite esponenziali c’è anche di peggio ed è quando tale concetto viene usato per ingannare la gente. Si veda un mio articolo sul Fatto Quotidiano del 28 agosto 2018, tuttora valido: “Investimenti, il rendimento composto e la matematica dall’imbroglio” dove spiego come la stessa formula venga usata per abbindolare i risparmiatori. Gli si fa infatti credere che col risparmio gestito otterrebbero alti rendimenti proprio grazie al meccanismo dell’interesse composto. Una falsità bell’e buona. Oltre tutto l’andamento della quota di un fondo comune, di un fondo pensione ecc. non è mai esponenziale.

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