Dopo una serie di album interlocutori, pubblicati da Lou Reed negli anni 80, arriva nel 1989 uno dei suoi capolavori, New York, ristampato ora, dopo poco più di trent’anni, in una splendida edizione deluxe in tre cd, due lp e un dvd (Rhino/Warner Music).

Facciamo un passo indietro e raccontiamo la storia di New York. Dopo la morte nel 1987 del suo vecchio mentore Andy Warhol (alla cui memoria fu dedicato nel 1990 Songs for Drella, frutto della collaborazione con l’ex Velvet Underground John Cale), Lou Reed raccoglie le sue energie e scrive un album centrato su New York e gli Stati Uniti, segnati da otto anni di presidenza del conservatore Reagan. Reed parla di ciò che conosce meglio, la città con cui veniva spesso identificato. Una sorta di concept su una città sotto assedio, in cui la libertà è andata persa, sotto i colpi della violenza, della droga, del degrado, della povertà, del razzismo e dell’Aids che infuria, decimando comunità di omosessuali, tossicodipendenti e artisti.

New York è un album che coniuga in modo sublime musica e letteratura, rock e poesia urbana. In fondo Lou Reed aveva sempre pensato a sé stesso come una sorta di letterato rock e non a caso raccomanda di ascoltare i 58 minuti dell’album in una sola seduta, dall’inizio alla fine, come se fosse un libro o un film. Il disco segna un ritorno alle sonorità e allo stile dei Velvet Underground per via di un suono semplice, diretto ed essenziale, centrato solo su due chitarre, basso e batteria (nelle note di copertina Reed scrive che “non si possono battere due chitarre, un basso e una batteria”). Tra l’altro, era nota l’ossessione dell’artista newyorkese per la ricerca di un suono perfetto: New York è infatti un album senza fronzoli, duro, ruvidamente rock, che arriva dritto al punto, grazie anche al supporto alla seconda chitarra dell’abile Mike Rathke, con cui sembra aver trovato finalmente la quadratura del cerchio.

Nel disco vengono coinvolti anche Maureen “Moe” Tucker, ex batterista dei Velvet Underground, Rob Wasserman al basso elettrico e Fred Maher, il cui ruolo alla batteria e alla produzione è centrale. Il risultato è un ritratto sincero e appassionato della città, che alterna momenti rabbiosi e spigolosi (con canzoni immortali come Romeo Had Juliette e Dirty Blvd., le graffianti Busload of Faith e Strawman) e altri episodi più lenti, dimessi e avvolgenti (come Halloween Parade, Last Great American Whale, Beginning of a Great Adventure, Dime Store Mystery, dedicata al compianto Andy Warhol), offrendo all’ascoltatore un quadro sonoro mai così eclettico e sfaccettato, di grande ricchezza espressiva.

La nuova ristampa celebra il trentennale di un autentico capolavoro (allora uscito sulla Sire Records, la stessa etichetta di Ramones e Talking Heads) e contiene rispetto alla versione originale, rimasterizzata per l’occasione in cd e doppio vinile nero da 180 grammi, due concerti dal vivo, uno in cd (tratto dal Lou Reed Archive) e l’altro in dvd (con un’esibizione al Teatro St-Denis di Montreal), che riproducono la scaletta originale dell’album. Il terzo cd include rarità e brani inediti, tra cui pezzi strumentali, versioni alternative, acustiche e più grezze (“rough mix”). Il lussuoso cofanetto, prodotto e curato, tra gli altri, dalla moglie Laurie Anderson, è arricchito da un libretto in formato 12”, con foto d’archivio e articoli di David Fricke (critico musicale di Rolling Stone) e Don Fleming (curatore dell’archivio di Reed). Un’uscita che farà sicuramente la gioia degli appassionati e cultori del geniale musicista americano.

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