“Tutti per uno uno per tutti” era il motto dei Tre Moschettieri di Alexandre Dumas, un patto di amicizia e di fedeltà. È la stessa filosofia che sta alla base del gruppo di lavoro di Sfera Ebbasta (vero nome Gionata Boschetti) che emerge dal docu-film, uscito su Amazon Prime Video diretto dall’ottimo Pepsy Romanoff, che ha già curato molti progetti di Vasco Rossi. Un film che sottolinea specialmente in questo momento così difficile per i lavoratori dello spettacolo messi a dura prova dai provvedimenti governativi per contenere la pandemia, la forza e l’importanza del team di lavoro dal tour manager al fotografo personale. Quello che colpisce è che sono tutti amici di Sfera di lunga data poi coinvolti nel progetto che piano piano è esploso fino a portare tutto il gruppo a Los Angeles per la lavorazione del prossimo disco “Famoso”, in uscita il 20 novembre in quattro versioni e in tutto il mondo.
Il rapper 27enne nel film racconta anche di non essere mai entrato nel Forum di Assago fino alla sera in cui ci ha suonato per la prima volta. Proprio dal Forum partirà con due speciali concerti anteprime il 13 e 14 settembre 2021, il suo nuovo tour live che toccherà le principali città del Paese. Il tour sarà prodotto da Trident Music, in collaborazione con Thaurus, e l’agenzia si impegna a garantire il rimborso dei biglietti acquistati in caso i concerti dovessero essere ulteriormente rinviati per l’emergenza Coronavirus. Infine Sfera Ebbasta torna a casa a Cinisello Balsamo e lo fa attraverso una esposizione fotografica presso il Museo di Fotografia Contemporanea (MUFOCO), partner di Triennale Milano, con sede alla Villa Ghirlanda. Dal 16 novembre fino al 10 gennaio, sarà infatti aperta al pubblico gratuitamente, una mostra che presenta fotografie celebri e immagini inedite di Sfera Ebbasta dagli esordi ad oggi.
Dal docu-film emergono aspetti inediti della vita dell’artista. Ecco le quattro curiosità più interessanti.
LA MAMMA: “DETERMINATO SIN DA PICCOLO, SPERO SIA FELICE”
La madre Valentina racconta degli aspetti inediti di Sfera Ebbasta: “Ha sempre puntato al suo sogno con l’importanza di rimanere sempre con i piedi per terra, si è dato da fare sin da subito e ha fatto un sacco di lavoretti come le consegne delle pizze, l’assistente elettricista, al bar. È un ragazzo determinato e ha cercato sempre di ottenere quello che voleva. È molto bello che abbia coinvolto nel suo progetto il suo gruppo di amici. La sua partenza, gli inizi della sua carriera sono per me molto emozionanti, c’era un’aria elettrizzante e una dispersione sana di energia. I risultati sono il frutto di tanti sacrifici, tante ore di lavoro e amore per la musica. Spero per lui che sia sempre felice e sia circondato da persone che lo rispettano”.
DA UNA CENA AL MCDONALD’S PARTE TUTTO
Durante il film vengono mostrate le immagini di un 18enne Sfera Ebbasta che seduto al McDonald’s per un panino parla con gli amici sogna in grande. “Era molto sicuro di sé”, ricorda il tour manager Fulgo. Piano piano si crea il suo team formato dagli amici più stretti e quindi Tano diventa il suo assistente personale, Lory il fotografo di fiducia che lo segue ovunque, Mommy anche lui tour manager e naturalmente il produttore e soprattutto amico Charlie Charles che con Sfera ha creato tutte le hit della sua carriera. “Lui è sicuro di sé per molte cose, un po’ più insicuro sulla musica – dice Charlie Charles -. Lavorare con lui è come una dottrina. Bisogna sempre giocare, sperimentare e il progetto deve essere sempre perfetto”. Al fianco del rapper arriva anche Shablo che lo segue come manager. Il successo si affaccia piano piano dal singolo “Per davvero”. “Non è che avesse chissà quanti numeri ma aveva iniziato a incuriosire molte persone”, spiega Sfera. Marracash lo nota subito: “Era un pezzo potentissimo e i suoi punti di forza erano già evidenti: semplicità e genuinità.
IL SOGNO AMERICANO E LO STILE DI VITA SANO
Nel 2018 si aprono le porte dell’Europa e Sfera Ebbasta con dieci date sold out. “Sono italiano ma non voglio essere il rapper italiano. Punto”, commenta determinato il rapper. Così sarà. Infatti Sfera sbarca a Los Angeles già nel 2016 per entrare in contatto con alcuni dei produttori più importanti della scena americana. È la superstar J-Balvin (“allarghiamo la gang latina”) ad aprire le prime importanti porte a Sfera Ebbasta e a ruota arrivano poi collaborazioni importanti con Steve Aoki, Rvssian e London On Da Track. “Più sei in alto, più rischi di farti male – commenta l’artista – ad un certo punto bisogna lasciare da parte tutte le paranoie”. Sfera si è trasferito per alcuni mesi in una villa di Los Angeles proprio per mettere a punto le nuove canzoni e le prossime collaborazioni. Si sveglia presto, fa una colazione sana, si allena in palestra… “Io devo pretendere una vita migliore – dice –. Più sono in salute e più sto meglio. Per questo voglio condurre uno stile di vita sano”. Naturalmente con lui ci sono i collaboratori più stretti nonché amici. “Difficile che i rapporti tra noi cambino – conclude – siamo sempre gli stessi, quelli di sempre. Certo, è cambiata la situazione, è cambiato il contesto. Ma saremo sempre noi stessi”.
L’OMAGGIO ALLE VITTIME DI CORINALDO
Al termine del film e sui titoli di coda appare la registrazione di un live di Sfera Ebbasta al Forum di Milano. Il rapper ricorda le vittime della tragedia di Corinaldo dell’8 dicembre 2018, dove alla discoteca Lanterna Azzurra sono morte sei persone e 59 sono rimaste ferite. Sfera era atteso per una ospitata. Il 30 luglio scorso i sei componenti della “banda dello spray” che ha creato il panico nella discoteca, sono stati condannati a pene dai 10 ai 12 anni di reclusione. Ancora prima una una settima persona è stata condannata su richiesta di patteggiamento alla pena di anni 4 e mesi 2 di reclusione. “Questo è stato un anno bellissimo, pieno di soddisfazioni, ma purtroppo segnato da una tragedia. Quindi vorrei dedicare il prossimo pezzo a tutte le vittime del live di Corinaldo”. Sulle note di “Notti” si chiude il racconto del rapper.