L’aumento dei contagi in Francia è ormai fuori controllo, così il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, ha annunciato alla Nazione che da venerdì il Paese tornerà in lockdown “almeno fino al 1 dicembre”, anche se le scuole e altre attività rimarranno aperte “con protocolli sanitari rafforzati”: sarà il primo in tutto il continente dall’inizio della seconda ondata di coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono oltre 36mila le persone che hanno contratto il Covid-19, mentre in un primo momento le agenzie avevano battuto la cifra record di 70mila, con 244 decessi e un totale di oltre 3mila persone in terapia intensiva. Dati che hanno portato il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, ad ammettere che “le misure prese non bastano più”.
Il capo dell’Eliseo ha dichiarato che il Paese è stato “sommerso e sorpreso dall’accelerazione improvvisa della pandemia” che ha mostrato una “seconda ondata più dura e mortale della prima”. Per cercare di arginare questa diffusione esponenziale “serve un colpo di freno brutale”, ha aggiunto. Se non verrà fatto niente di drastico, si prospetta uno scenario con “almeno 400mila morti in più” entro qualche mese.
La stretta adottata finora contro la seconda ondata del coronavirus, come il coprifuoco nelle zone di allerta massima, è stata “utile ma non sufficiente. Ora non basta, non basta più – ha detto Macron aprendo il suo discorso alla Nazione – Il virus circola in Francia ad una velocità che neanche le previsioni più pessimistiche avevano previsto. Siamo sommersi dall’accelerazione improvvisa dell’epidemia, come ovunque in Europa”.
Oltre alle scuole e alle fabbriche, ha spiegato Macron, a rimanere aperte, nonostante la nuova serrata generale, saranno anche le frontiere dello spazio Schengen, ma non quelle extraeuropee, se non in casi particolari. “Ho deciso che, a partire da venerdì, bisogna tornare al lockdown che ha fermato il virus”, ha dichiarato precisando che “tutto il territorio nazionale è coinvolto. Le scuole resteranno aperte, il lavoro potrà continuare. Come in primavera i francesi potranno uscire per lavorare, andare ad appuntamenti medici, a dare assistenza, a fare la spesa o prendere aria. Le riunioni private saranno escluse, gli incontri pubblici vietati“. Saranno anche permesse le visite nelle case di cura e di riposo, mentre il telelavoro sarà “generalizzato dovunque sia possibile”, gli spostamenti tra le regioni non saranno consentiti se non per rientrare in questo fine settimana. Provvedimenti che comunque saranno descritti nel dettaglio, giovedì alle 18.30, del primo ministro Jean Castex.
Ad essere colpiti dalle nuove disposizioni saranno soprattutto i bar, i ristoranti e i “negozi non essenziali”. Il presidente ha spiegato che “i negozi definiti a primavera come ‘non essenziali’, in particolare bar e ristoranti, resteranno chiusi”, ma “l’economia non deve né fermarsi, né crollare. L’attività continuerà con maggiore intensità, il che significa che gli sportelli dei servizi pubblici resteranno aperti, come anche le fabbriche e le aziende agricole. Uffici e lavori pubblici continueranno a funzionare”.
Il presidente ha poi lanciato un altro appello ai cittadini francesi chiedendo loro di “restare il più possibile a casa, rispettare le regole. Abbiamo bisogno del senso di responsabilità di tutti, il successo dipende dal senso civico di tutti, ogni ora conta”. Macron ha insistito nel dire che “dobbiamo restare uniti e solidali e non cedere al veleno delle divisioni. Ho fiducia nella nostra capacità di superare questa prova, dobbiamo reggere, ce la faremo. Per risollevarci dobbiamo restare uniti e resteremo uniti”.
E per convincere i cittadini francesi, il presidente fissa un obiettivo: passare il Natale in famiglia. “Chiedo uno sforzo molto grande, manteniamo il massimo rigore nei prossimi 15 giorni – ha detto – Se nei prossimi 15 giorni controlleremo meglio la situazione, potremo rivalutare le cose e sperare di aprire alcuni negozi, in particolare in questo periodo così importante prima delle feste di Natale”.