Seduto davanti al portellone di un’ambulanza, bardato con tuta e maschera di protezione dal virus e “sfinito” da un turno di lavoro “stremante”. È come si definisce Gianluca Vurchio nella foto postata su Facebook che lo ritrae. Vurchio è il sindaco di Cellamare, comune di poco meno di 6mila abitanti in provincia di Bari. Ma non solo, perché Vurchio è anche un soccorritore del 118, un’attività che in questa nuova fase di emergenza acuta a causa della pandemia di Covid-19 ha deciso di continuare a svolgere.
Sfinito, dopo un turno di lavoro. Stremante. Questo sono io”, inizia così il suo post sui social. “Ma questa foto rappresenta tutti gli operatori sanitari che quotidianamente sono in trincea”. Vurchio racconta della stanchezza, non solo fisica, ma anche emotiva che prova alla fine di un turno: “Oggi è stata una giornata difficile, davvero. Ho visto gente soffrire, ho trasportato pazienti critici, ho scrutato in loro e nei loro parenti il dolore e la paura di non farcela o di non riveder mai più il proprio caro”, scrive il sindaco. “Il virus esiste, per davvero – mette ancora in guardia – E fa male, molto male. Mettiamo la mascherina, facciamo attenzione. Proteggiamoci noi e proteggeremo anche gli altri”.
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