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Coronavirus, leader Ue riuniti per evitare un terzo lockdown. “Coordinamento su test rapidi”

Dal vertice ci si aspetta tra le altre cose che emerga un maggiore coordinamento per l’assistenza reciproca tra Stati membri, anche con trasferimenti di pazienti nel caso un Paese si trovi col proprio sistema di terapia intensiva saturo; e la volontà di mettere a punto una strategia a 27 sui vaccini

Appuntamento alle 18.30 in videoconferenza. Tema: Covid. I leader Ue, come già anticipato nei giorni scorsi, si riuniscono virtualmente per capire come evitare un terzo lockdown causa pandemia, visto che il secondo – con misure più o meno stringenti – è già in atto in alcuni Paesi, Francia e Germania incluse. Fonti diplomatiche a poche ore dal vertice spiegano che tra un mese o due, quando i contagi si ridurranno, ci siano coordinamento, strategie e cornici comuni per affrontare la situazione fino al momento del vaccino. Quanto alla possibilità che dalla riunione emerga un coordinamento europeo sul lockdown, le stesse fonti la ritengono improbabile, anche se alcuni Paesi potrebbero sollevare il tema.

In termini concreti, dalla videoconferenza dei leader Ue sul Covid si attende uno “slancio politico” per raggiungere un quadro comune sui test rapidi con un riconoscimento e un’omologazione comune; un maggiore coordinamento per l’assistenza reciproca tra Stati membri, anche con trasferimenti di pazienti nel caso un Paese si trovi col proprio sistema di terapia intensiva saturo; e la volontà di mettere a punto una strategia a 27 sui vaccini. Da parte sua, la Commissione europea ha messo sul tavolo varie comunicazioni per far fronte alla pandemia, ma ora occorre concentrare gli sforzi e decidere chi fa cosa, come, e quando. Una richiesta emersa peraltro anche ieri dalla riunione degli ambasciatori dei 27.