Continuano le polemiche intorno alla decisione del Maurizio Costanzo Show di riempire il teatro anche dopo il Dpcm che aveva decretato la chiusura di cinema e teatri. Innanzitutto va precisato che non si tratta del Parioli, ma di uno studio televisivo adattato a teatro. Questo ha creato un equivoco che ha scatenato l’ira di tanti teatranti disperati.

Lo scandalo sta nel fatto che i teatri televisivi hanno accolto il pubblico e quelli “veri” no. In più, ha offeso la reazione di Maurizio Costanzo, da cui, uomo di teatro, tutti si sarebbero aspettati più solidarietà. Comunque, da questa polemica potrebbe arrivare anche del buono e suggerire a Costanzo un atto di coraggio, analogo a quello che nel 1981 gli permise di ammettere l’iscrizione alla Loggia P2. Organizzare una serata proprio al vero Parioli e mettere in scena la pace delle parti della “commedia umana” italiana del coronavirus.

Il titolo potrebbe essere il Maurizio Covid Show a cui potrebbero partecipare tutti gli ego della virologia e infettivologia italiana. I primi nomi che mi vengono in mente: Burioni, Zangrillo, Bassetti, Glisenti, Galli, Pregliasco… Potrebbe diventare storica come la prima puntata di “Bontà loro”. In quella leggendaria serata ci furono dei momenti di verità che conquistarono gli italiani. Eva Robin’s confessò di sentirsi più uomo che donna, Paolo Villaggio ammise di essersi innamorato di Eva Robin’s e l’attrice Paola Borboni di essersi prostituita con il presidente dell’Argentina, per salvare la sua compagnia teatrale dalla fame durante una fallimentare tournée in Sudamerica.

In questa serata di conciliazioni i dottori potrebbero aprire il proprio cuore e finalmente spiegare cosa c’è davvero dietro i loro litigi. Zangrillo, che naturalmente si presenterà con il camice e la cuffia da chirurgo per far capire che è appena uscito dalla sala operatoria, ammetterà in lacrime che il suo minimizzare è dovuto solo al disperato tentativo di far tornare negli ospedali della Lombardia i pazienti del Sud e tutti quelli del Nord, non contagiati da Covid, che col cavolo che ci vanno a curarsi le altre malattie, in quei focolai.

Pregliasco confesserà che l’unico motivo per cui si presenta in tv con la felpa della Protezione Civile è che, conciato così, ha cominciato a piacere alle donne. Galli ammetterà la sua vecchia passione per la sinistra parlamentare e magari rivelerà di avere in testa di riformare il gruppo armato “Lotta Continua a Zangrillo”. Burioni invece farà una scenata alla Sgarbi e lascerà sdegnato il Parioli, offeso perché mai avrebbe pensato di trovare altri suo pseudo-colleghi a discutere di un argomento di cui lui solo ha conoscenza. Prima di uscire, però, prenderà uno spray e scriverà “Cristiano Ronaldo merda” sul fondo bianco della scena.

Naturalmente Ronaldo sarà invitato, ma non verrà perché non è adeguato il compenso. In compenso, arriveranno altri vip a dire la loro, per aumentare l’attrattiva pop della serata. Federica Pellegrini ci commuoverà dicendo che il Covid le ha lasciato un po’ di raucedine. Valentino Rossi entrerà impennando con la moto e probabilmente investirà i presenti, in quanto molto irritato per non aver vinto il decimo titolo mondiale causa Covid. Dal mondo del cinema arriverà il positivo Rocco Siffredi, il quale spiegherà dove andrà il porno dopo il Covid. Poi non mancheranno quei tocchi maliziosi tipici del vecchio Costanzo Show, presenze ambigue, ma giustificate dall’essere state toccate dal coronavirus. Tipo la prima coppia di scambisti intubati o l’escort che va dai clienti vestita da runner di Foodora.

Sarà una grande occasione di conciliazione nazionale, perché sul finire verranno convocate anche le autorità. Sul tetto del Parioli atterrerà l’elicottero di un rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (uno vale l’altro), le cui prime parole saranno: “Sia ben chiaro, io di coronavirus non so un cazzo!”.

Tutto potrebbe finire con l’arrivo in sala del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a cui Costanzo potrebbe riproporre la sua famosa antica domanda tormentone: “Cosa c’è dietro l’angolo?”, e lui gli risponderà come fece il leggendario leader comunista Giancarlo Pajetta: “Dietro l’angolo c’è un altro angolo”. Geniale.

Aggiornato il 31 ottobre 2020 alle ore 12,30. L’autore del blog chiede scusa al Teatro Parioli che come tutti i teatri italiani è rimasto chiuso da lunedì 26 ottobre. La notizia che è circolata era una fake news e lui c’è cascato.

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