"È un provvedimento che ha un duplice significato perché aiuta a ridurre il Pm10, le particelle inquinanti che sono più nocive per i polmoni, ma fa anche un’operazione di prevenzione della salute", ha spiegato Marco Granelli, assessore alla Mobilità del Comune in commissione consiliare riunita online
Vietato fumare nei parchi, alle fermate di bus e tram e negli stadi. Dal primo gennaio 2021, metterà al bando il fumo all’aperto in determinate aree pubbliche: a stabilirlo è la delibera del Regolamento per la qualità dell’aria, già approvata dalla giunta Sala, che lunedì approderà in Consiglio comunale. Il provvedimento stabilisce che dal 1 gennaio 2021 scatterà il divieto di fumo all’aperto nei parchi, nelle aree attrezzate destinate al gioco, allo sport o alle attività per bambini, alle fermate dei mezzi pubblici (nel raggio di 10 metri), nelle strutture sportive, ad esempio sugli spalti, nelle aree cani e cimiteriali.
Milano poi guarda al 2030 quando sarà introdotto il divieto di fumo all’aperto su tutta l’area pubblica: “È un provvedimento che ha un duplice significato perché aiuta a ridurre il Pm10, le particelle inquinanti che sono più nocive per i polmoni, ma fa anche un’operazione di prevenzione della salute“, ha spiegato Marco Granelli, assessore alla Mobilità del Comune in commissione consiliare riunita online. “Pensiamo sia una spinta ulteriore che diamo per migliorare la salute e questo ha un significato maggiore adesso, con la pandemia in corso”, ha aggiunto.
Ma la proposta fa storcere il naso alle opposizioni, con Gianluca Comazzi, consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale che replica:
“Mentre a Milano i contagi salgono ogni giorno l’economia è al collasso e il trasporto pubblico fa acqua da tutte le parti, l’assessore alla Mobilità ha annunciato oggi che a partire dal 1 gennaio 2021 ai milanesi sarà vietato fumare nei parchi, nelle fermate del tram e nei cimiteri. Sembra una barzelletta, ma è tristemente vero”.