Ha fatto irruzione nella cattedrale di Notre-Dame, a Nizza, al grido di “Allah Akbar” e poi, armato di coltello, ha sgozzato due persone e ne ha decapitata una terza. È un “attentato terroristico” quello che si è consumato intorno alle 9 di questa mattina nella città francese, con il Paese ancora scosso dalla brutale uccisione del professore Samuel Paty in una banlieue di Parigi, per mano di un estremista di origine cecena, e per le continue minacce che arrivano dai gruppi fondamentalisti islamici ai vignettisti di Charlie Hebdo e al presidente francese, Emmanuel Macron, che si è schierato in loro difesa dopo i recenti attacchi seguiti alla nuova pubblicazione delle vignette sul Profeta Maometto. La Francia, intanto, riattiva lo stato d’emergenza attentati, secondo quanto scrive il sito internet di radio Europe 1.
Secondo quanto riferiscono fonti della polizia citate dal quotidiano francese Le Figaro, le vittime sono due donne e un uomo, quest’ultimo custode della chiesa: il corpo di una delle due è stato trovato all’interno dell’edificio, l’altro all’esterno, dove la donna sarebbe stata aggredita mentre cercava di rifugiarsi in un bar situato nelle vicinanze. Proprio quest’ultima è riuscita a mandare un messaggio alla propria famiglia tramite le persone che hanno provato a soccorrerla: “Dite ai miei figli che li amo”. L’assalitore, il 21enne di origine tunisina Brahim Aoussaoui, era armato di coltello e, dopo esser stato colpito da alcuni colpi di arma da fuoco sparati dagli agenti intervenuti sul posto, è stato arrestato e portato in ospedale. Non si esclude che possa avere dei complici, anche se lui ha dichiarato agli inquirenti di aver agito da solo. Secondo le ultime informazioni, sarebbe arrivato a Lampedusa il 20 settembre e aveva ricevuto l’ordine di espulsione. Intanto l’inchiesta è stata affidata alla Procura antiterrorismo che al momento indaga per “omicidio” e “tentato omicidio”.
Macron: “Il Paese è vicino ai cattolici di Francia” – Il presidente Macron, arrivato sul posto, ha parlato di “un attentato terroristico islamista” e ha garantito il “sostegno ai cattolici da tutto il Paese”: “Voglio innanzitutto dare il sostegno della Nazione intera ai cattolici di Francia e del mondo. Dopo l’assassinio di padre Hamel nell’estate 2016, i cattolici sono di nuovo attaccati nel nostro Paese, minacciati. La Nazione intera è al loro fianco e ci resterà perché la religione possa continuare ad esercitarsi liberamente nel nostro paese. In Francia c’è una sola comunità, la comunità nazionale. Dobbiamo, in questi momenti, unirci e non cedere nulla allo spirito di divisione”. Il presidente ha poi annunciato che sarà rafforzata la presenza sul territorio dei militari antiterrorismo dell’operazione ‘Sentinelle’ che passeranno da 3mila a 7mila.
Il sindaco della città, Christian Estrosi, ha dichiarato che “il responsabile dei fatti non ha smesso di ripetere davanti a noi ‘Allah Akhbar’, mentre veniva soccorso dai sanitari – ha aggiunto – Nizza, come la Francia, forse più di altri luoghi, paga un tributo troppo pesante essendo vittima ancora una volta dell’islamofascismo“. E per paura che possano verificarsi altri episodi simili mentre la città è in subbuglio per l’ultimo attentato, il primo cittadino ha chiesto che “tutte le chiese siano messe sotto sorveglianza o chiuse, così come tutti gli altri luoghi di culto della città. Quando è troppo è troppo, adesso è ora che la Francia metta da parte le regole di pace per annientare definitivamente l’islamofascismo sul nostro territorio”.
Le reazioni – Il premier francese, Jean Castex, intervenuto in Parlamento, ha promesso che “la risposta” all’attacco “sarà ferma, immediata e implacabile“, preannunciando che “domani il presidente Macron ha convocato il Consiglio supremo di difesa”. Intanto le autorità francesi hanno lanciato un forte appello ad evitare la zona dell’attacco: “Evitate il settore e seguite le indicazioni”, ha scritto il ministro dell’Interno su Twitter. Nell’area è infatti in corso un’operazione degli artificieri: “Non andate nel panico – ha esortato la polizia locale su Twitter – Le detonazioni che sentite sono quelle provocate dagli uomini della polizia nazionale, la situazione è sotto controllo“. La Conferenza episcopale di Francia ha condannato come atto “indicibile” l’attacco e ha sottolineato che “i cristiani non devono diventare un bersaglio da abbattere”, ha detto alla France Presse padre Hugues de Woillemont, portavoce dei vescovi francesi. Le campane risuoneranno in tutte le chiese francesi alle 15 in segno di lutto. Un minuto di silenzio è stato osservato all’Assemblea Nazionale, dove era in corso la discussione delle misure del nuovo lockdown nazionale annunciato proprio ieri sera da Macron alla luce della crescita esponenziale dei contagi di coronavirus nel Paese. L’Eliseo fa sapere che il presidente arriverà a Nizza in tarda mattinata.