Tra le accuse anche concussione e abuso d’ufficio. Il sindaco aveva partecipato a varie iniziative di solidarietà in ricordo di Willy Monteiro. Sospesi anche due dipendenti del Comune e il vicecomandante dei vigili
Concussione, tentata concussione, falsità ideologica in relazione all’approvazione del bilancio di previsione del Comune, abusi d’ufficio. Sono questi i reati emersi dalle indagini dei carabinieri della compagnia di Colleferro, in provincia di Roma, che questa mattina all’alba hanno portato ai domiciliari il sindaco di Artena Felicetto Angelini e all’arresto dell’assessore ai Lavori pubblici. Ventidue le persone indagate. Il sindaco di Artena, paese dove vivevano gli arrestati per l’omicidio di Willy Monteiro, era stato in prima linea dopo la morte del ragazzo, dimostrando solidarietà alla famiglia e partecipando a varie iniziative in ricordo del giovane.
In manette anche l’ex responsabile dell’Ufficio Tecnico e il presidente di una cooperativa urbanistica a cui lo stesso Comune aveva affidato l’istruttoria dei condoni edilizi comunali. Disposta la sospensione temporanea dai pubblici uffici nei confronti della segretaria comunale, del vice comandante dei vigili e della responsabile dell’ufficio personale. Sarebbero emersi anche casi di corruzione da parte del sindaco con un ex consigliere di minoranza e dell’assessore e l’annullamento di diverse contravvenzioni per violazioni al Codice della Strada.
(immagine d’archivio)