Edifici crollati, morti e feriti. Le immagini che si rincorrono sui social mostrano gli effetti del terremoto di magnitudo 7 che è stato registrato nel mar Egeo, al largo di Smirne, provocando il crollo di edifici sia nella città turca che nelle isole greche, in particolare Samos. Un sisma sentito fino ad Atene, a quasi 300 chilometri di distanza, a cui è seguito un mini tsunami che si è abbattuto sulle coste turche con onde alte circa un metro. Finora, riferisce la protezione civile di Ankara, le vittime accertate sono 14, di cui due in Grecia, e oltre 400 i feriti. Almeno 12 persone sono morte a Smirne, la terza città più grande della Turchia, di cui due annegate, e sempre a Smirne sono stati registrati 419 feriti, secondo quanto riferisce la presidenza per la gestione di disastri ed emergenze (Afad). A Samo, invece, dove è scattata un’allerta tsunami, sono morti due adolescenti, dopo essere colpiti da un muro che è crollato. nel frattempo proseguono le scosse di assestamento nel mar Egeo. La più forte, di magnitudo 5.1, è stata registrata al largo della località costiera turca di Kusadasi.
Decine le persone estratte vive dalle macerie, mentre i soccorritori sono al lavoro per cercare un numero imprecisato di dispersi. L’emergenza del sisma ha sospeso, almeno per il momento, le tensioni che da settimane si registrano tra Ankara e Atene nel Mediterraneo orientale. Il premier greco Kyriakos Mitsotakis ha scritto su Twitter di avere chiamato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per fargli le “condoglianze per la tragica perdita di vite umane per il terremoto che ha colpito i nostri due Paesi. Qualunque siano le nostre differenze – ha aggiunto -, questi sono momenti in cui i nostri popoli devono restare uniti”. Da Bruxelles, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha poi espresso solidarietà a entrambi i Paesi, confermando che l’Europa è pronta “ad aiutare, in tutti i modi possibili”.
L’epicentro – Il sisma è stato rilevato alle ore 1.51 p.m. (ora locale), a soli 19 chilometri a Nord Nord-Ovest dalla capitale dell’isola greca di Samos e a una profondità di 10 chilometri. Nelle immagini diffuse dalle tv e sui social si vede l’acqua che invade le strade del distretto di Seferhisar, travolgendo negozi e abitazioni. Intanto il responsabile della Presidenza per gli affari religiosi di Ankara (Diyanet), Ali Erbas, ha annunciato che gli sfollati della provincia di Smirne o coloro che per motivi di sicurezza non possono rientrare a casa potranno essere ospitati nelle moschee distribuite sul territorio “per quanto vorranno”.
I danni – Il sindaco di Smirne, Tunc Soyer, ha dichiarato che gli edifici crollati di cui si ha notizia finora sono una ventina. Ma c’è il timore che si verifichino ulteriori cedimenti per le diverse scosse di assestamento registrate in questi minuti. “Siamo accanto ai nostri cittadini colpiti dal terremoto con tutti i mezzi del nostro stato. Abbiamo avviato le necessarie attività nella regione con tutte le istituzioni e i ministeri interessati”, ha scritto su Twitter il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Nel distretto di Bayrakli tre persone sono state tratte in salvo dopo il crollo di un edificio.
La situazione in Grecia – Il terremoto ha provocato gravi danni anche a Samos, sia ai palazzi che alla rete stradale, come ha confermato alla tv pubblica Ert Kostantinos Moutzouris, governatore della regione dell’Egeo settentrionale. Due ragazzi di 15 e 17 anni sono morti, sepolti dal muro di un edificio che è crollato, hanno riferito i vigili del fuoco. Si tratta delle prime due vittime segnalate in Grecia, riferisce la tv pubblica. Nella località turistica di Karlovassi è crollata anche la parte anteriore della chiesa della Panagia Theotokou, mentre a Vathi sono crollate delle case disabitate. Secondo Cnn.gr, gli abitanti dell’isola si sono riversati in strada in preda al panico, ma al momento non si segnalano morti o feriti. I danni su altre isole della zona, Ikaria (nei pressi della quale c’è stata una seconda scossa, di intensità 4.6, poco dopo la prima) e Chios, sono minori. Giorgos Dyonisiou, vicesindaco di Samos, ha detto citato da Kathimerini che sull’isola la situazione è caotica e che in alcuni punti il mare ha invaso le strade in quello che sui social viene definito ‘mini-tsunami’. I feriti per ora sarebbero quattro, di cui una donna in gravi condizioni.
“Si tratta di un’area fortemente sismica” – “Stiamo osservando, per ora non è un maremoto enorme, è iniziato piano ma è un fenomeno che dura molte ore e che può provocare onde o correnti che poi acquistano forte velocità. Le correnti hanno invaso il porto di Smirne in Turchia”, spiega il sismologo dell’Ingv Alessandro Amato. L’allerta è stata diramata in Grecia e Turchia 8 minuti dopo il sisma dal Centro di allerta tsunami dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La zona del terremoto, il cui epicentro è stato localizzato in mare nel Dodecaneso a 10 chilometri di profondità, “è molto sismica sia sulla costa che in mare, perché ci sono parecchie faglie attive“, continua Amato. Dalle immagini che “ci arrivano – conclude – possiamo vedere la gente nel porto di Smirne che rimane a guardare e fare foto, sottovalutando la possibile pericolosità di un maremoto. Anche se piccole al momento, le onde o le correnti possono arrivare a un metro e oltre, diventando molto veloci e lunghe, come un fiume in piena che trascina via“.
BREAKING – Over 20 buildings have collapsed in #izmir #Turkey after a powerful earthquake – Interior Minister pic.twitter.com/sXpeNuABRs
— Jahangir Youssif (@JahangirYoussif) October 30, 2020