Ogni giorno i Paesi europei continuano a far registrare numeri di contagi record, con la pandemia che ormai ha costretto gran parte dei governi a ricorrere a nuove restrizioni. Il Cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, ha annunciato che il Paese torna in lockdown fino al 30 novembre. Il governo ha deciso per un coprifuoco e la chiusura di ristoranti, alberghi, istituzioni culturali e sportive, nel tentativo di arginare la seconda ondata della pandemia.
In Germania, nelle ultime 24 ore, i nuovi positivi hanno per la prima volta superato la soglia dei 19mila casi (19.059), registrando anche 103 decessi. Si tratta del quarto giorno consecutivo in cui il Paese fa registrare un record di casi, superando così le 500mila infezioni dall’inizio della pandemia, con oltre 10mila vittime e le nuove norme imposte dalla Cancelliera Angela Merkel che scatteranno da domani. Intanto la Baviera manda via i turisti: entro il 2 novembre, dovranno lasciare gli alberghi della regione. Lo stesso annuncio era stato dato ieri dallo Schleswig-Holstein e dal Brandeburgo.
Secondo media britannici come il Times e il Guardian, anche il governo di Londra sembra ormai deciso a tornare a una forma di lockdown nazionale per cercare di arginare l’onda di contagi che non accennano a diminuire. Boris Johnson, dopo aver resistito nei giorni scorsi al suggerimento d’imporre un confinamento generalizzato di due settimane, si prepara ad annunciarne dalla prossima settimana uno più lungo nell’intera Inghilterra. Le stime parlano di una potenziale diffusione del virus nell’inverno fino a quattro volte superiore rispetto allo scenario “peggiore” tracciato dagli stessi scienziati nei mesi scorsi e la minaccia di altri 85mila morti.
Da mercoledì prossimo, il 4 novembre, il Portogallo torna ad un lockdown parziale che riguarderà il 70%della sua popolazione. Lo ha annunciato il premier di Lisbona, Antonio Costa, al termine di un consiglio straordinario dei ministri dedicato alla crisi sanitaria. “E’ arrivato il momento in cui è necessario prendere misure più restrittive per avere il controllo su questa pandemia”. Stessa scelta annunciata dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. Da martedì bar, ristoranti e altre attività ricreative resteranno chiusi ad Atene e in altre grandi città e sarà applicato il coprifuoco notturno: dalla mezzanotte alle 5 del mattino. “Dobbiamo agire adesso prima che le unità di terapia intensiva vengano sopraffatte”, ha detto il premier in un discorso alla Nazione. “Non è un blocco totale come la primavera scorsa”, ha però precisato.
In Spagna, invece, centinaia di persone sono scese in piazza a Barcellona per protestare contro le recenti misure anti-Covid che prevedono il coprifuoco e il divieto di lasciare la città durante il weekend di festa. Secondo un portavoce del Mossos d’Esquadra, oltre 700 persone erano in strada per la manifestazione. Cinquanta di loro hanno poi “cominciato a lanciare oggetti pericolosi” contro gli agenti. Registrati anche alcuni saccheggi nei negozi, così come danneggiamenti alle auto delle forze dell’ordine. Cinquanta agenti sono rimasti feriti e 12 persone sono state invece arrestate, come ha confermato la polizia su Twitter.
Ancora critica la situazione in Francia, dove i contagi sono i più alti d’Europa in numeri assoluti. Il ministro della Salute, Olivier Véran, ha lanciato un nuovo appello alla responsabilità per i cittadini su Twitter. “Sì, la reclusione è una prova per tutti i francesi. Ma ricordo che il Covid-19 è: un paziente ogni 2 secondi, un ricovero ogni 30 secondi, una morte ogni 4 minuti. Rispettiamo questo isolamento, restiamo uniti. Lo Stato vi proteggerà e accompagnerà”.
Uscendo dall’Europa, anche negli Stati Uniti si registra una nuova ondata record: nelle ultime 24 ore si sono contati 94mila nuovi casi di coronavirus, un numero senza precedenti nel Paese dall’inizio della pandemia, come riporta la Johns Hopkins University. Altre rilevazioni parlano addirittura di 97mila nuovi casi.
Gran Bretagna – Leggero calo oggi dei casi giornalieri di coronavirus diagnosticati nel Regno Unito (da 24.405 a 21.915 ) che arrivano così dall’inizio della pandemia a oltre un milione, soglia già superata in Europa da Spagna e Francia, mentre i morti nelle 24 ore risalgono a 326 rispetto ai 273 di ieri, fino a una somma di 46.555.
Polonia – Continua a crescere il numero dei contagi in Polonia. Ieri sono stati registrati 22mila casi e 281 persone sono morte. Le autorità hanno deciso di chiudere i cimiteri in coincidenza con la ricorrenza di Ognissanti e dei morti per contenere il diffondersi dell’epidemia. In diverse località del Paese saranno aperti ospedali provvisori per assicurare altri 5mila posti letto per pazienti covid. Un ospedale è già stato allestito nello stadio di calcio di Varsavia.
Brasile – Con altri 22mila contagi e 508 decessi registrati ieri, il Brasile si avvicina al bilancio di 160mila morti a causa del Covid. Ma il presidente Jair Bolsonaro, in un incontro con i sostenitori, ha espresso la convinzione che l’epidemia “stia terminando”. Tornando a definire il Covid, che anche lui ha contratto nei mesi scorsi, come “una piccola influenza”, Bolsonaro sta anche attaccando chi, come il governatore dello stato di Sao Paulo, Joao Doria, si sta battendo per il vaccino obbligatorio, accusandolo di essere “autoritario”.
India – In India si sono registrati oltre 48mila nuovi casi di Covid e 551 morti nelle ultime 24 ore. Lo rende noto il ministero della Salute indiano, con il totale dei contagi che arriva ad oltre 8,1 milioni, il numero più alto nel mondo dopo gli Stati Uniti. Le vittime registrate sono oltre 121mila.