Elettriche pure, ibride (sia full che mild) e ibride plug-in hanno fatto registrare un numero maggiore di immatricolazioni rispetto ai veicoli spinti da motori a gasolio nel vecchio continente, per la prima volta nella storia
In questo anno disgraziato, sia per l’economia che per la salute, c’è da registrare un primato che solo poco tempo fa sarebbe parso impossibile: quello della preminenza dell’elettrificazione sul diesel. Secondo uno studio di Jato Dynamics, infatti, per la prima volta nella storia europea in settembre le immatricolazioni di vetture elettrificate (elettriche pure, ibride e ibride plug-in) hanno superato quelle di veicoli spinti da motori a gasolio.
A settembre 2020 il mercato europeo è cresciuto di circa l’1% rispetto allo stesso mese del 2019, sebbene le perdite di immatricolazioni da inizio anno si attesti intorno al 29% a causa dei lockdown nei vari paesi. In particolare, le vendite hanno quasi toccato quota 1.200.000: solo il 28,4% di queste, tuttavia, ha riguardato vetture con motori diesel. Una roba impensabile fino a dieci anni fa, quando il gasolio pesava per la metà delle immatricolazioni complessive e le auto a batteria raccoglievano meno dell’1% del totale.
Oggi invece, anche se si tratta di un solo mese, i rapporti di forza stanno cambiando, fotografando un trend che si evolve a favore degli elettroni. Se è vero che la crescita delle vendite di auto elettrificate è stata del 139% rispetto a settembre 2019 e che le loro immatricolazioni sono arrivate a 327 mila. Qualche migliaio in più rispetto al gasolio, tuttavia sufficiente a far registrare il sorpasso, che a ragione può essere definito di portata storica.
“La transizione dal termico all’elettrico sta finalmente accadendo”, commenta Felipe Munoz, Global Analyst di JATO Dynamics, “e sebbene ciò sia in larga parte dovuto a politiche e incentivi governativi, ora i consumatori sono pronti ad adottare queste nuove tecnologie”.