“Facciamo il lockdown subito, così possiamo rialzare le saracinesche per Natale, quando si concentra buona parte dei nostri introiti”. Vincenzo Perrotta, presidente della Federazione del Commercio della Campania, che rappresenta 6.200 imprese in Regione, lo ha messo nero su bianco in una lettera al presidente Vincenzo De Luca in cui spiega: “Siamo pronti a chiudere le nostre attività se rappresentano una criticità del servizio sanitario regionale”. Segue, ovviamente, una serie di richieste al governo: dalla cassa integrazione “con erogazione immediata” al “differimento dell’imposizione fiscale” passando per “l’azzeramento dei costi fissi delle utenze”.
Che cosa proponete?
La situazione è grave, è un dato di fatto incontrovertibile, i dati epidemiologici sono gravi. In questo momento è giusto che si chiuda. Quello che sta succedendo in Europa è altamente probabile che accadrà anche in Italia. E’ preferibile chiudere prima, adesso, per salvare il periodo natalizio. Chiudere 20 giorni per riaprire a fine novembre, con il ristoro garantito per sopravvivere, e il blocco di qualsiasi azione contro le nostre attività. Questo ci porterà a bloccare la curva pandemica.
Molti imprenditori però non ci stanno a chiudere. Che ne pensa?
Molti hanno paura di chiudere e non riaprire. E’ giusto, per questo vogliamo un lockdown pattuito. In questo momento rischiamo di più se restiamo aperti. Se noi abbiamo accesso al ristoro economico e vengono bloccate le spese potremo avere quel minimo di guadagno durante Natale, dove si concentra buona parte dei nostri profitti. Se saremo garantiti, poi potremo riaprire con maggiore forza e tranquillità.
Che tutele chiedete al governo?
Chiediamo di metterci in condizione di non avere problemi con banche, utenze, affitti e con i ricorsi ingiuntivi. Deve essere tutto congelato. Insieme a noi devono chiudere pure i tribunali e le banche, altrimenti a che serve? Le azioni contro di noi sarebbero sempre pronte e vive. E chiediamo differimenti fiscali: le tasse siano spostate in avanti. Abbiamo lavorato poco e male. Poi serve il blocco delle morosità, dei fitti, costi che vanno spalmati sull’anno prossimo. Quando non si incassa tutte le spese diventano debito.
E alla Regione?
La regione in questo momento può solo salvaguardarci dal punto di vista sanitario. Ovviamente, con il governo che ci manda medici e infermieri. Purtroppo la pianta organica della Sanità dopo anni di commissariamento è ridotta allo stremo.
In questi giorni ci sono state molte proteste in piazza contro le chiusure. Molti imprenditori temono di essere lasciati soli.
Finora siamo stati tra quelli che hanno scelto di non scendere in piazza. Credo che non ci lasceranno soli, se ciò dovesse succedere allora stiveremo noi le piazze. Con la pandemia sono tutti disperati. E’ normale che non vedano prospettive. In questi giorni vediamo farsi strada un egoismo che di certo non ci aiuta e alimentarlo con la cattiva politica danneggia solo noi cittadini e imprenditori. La politica ci sfrutta, usa la nostra disperazione per prendere più voti. Questo non va bene. In questa vicenda qualcuno ci guadagnerà: malavita organizzata e strozzini perché le banche non stanno facendo la loro parte.
Cronaca
I commercianti della Campania: “Lockdown subito per riaprire a Natale. In questo momento rischiamo di più a restare aperti”
Perrotta, presidente Confimprese Napoli, ha scritto al presidente Vincenzo De Luca proponendo di chiudere subito. Segue, ovviamente, una serie di richieste al governo: dalla cassa integrazione "con erogazione immediata" al "differimento dell’imposizione fiscale (nazionale e locale)" passando per "l’azzeramento dei costi fissi delle utenze"
“Facciamo il lockdown subito, così possiamo rialzare le saracinesche per Natale, quando si concentra buona parte dei nostri introiti”. Vincenzo Perrotta, presidente della Federazione del Commercio della Campania, che rappresenta 6.200 imprese in Regione, lo ha messo nero su bianco in una lettera al presidente Vincenzo De Luca in cui spiega: “Siamo pronti a chiudere le nostre attività se rappresentano una criticità del servizio sanitario regionale”. Segue, ovviamente, una serie di richieste al governo: dalla cassa integrazione “con erogazione immediata” al “differimento dell’imposizione fiscale” passando per “l’azzeramento dei costi fissi delle utenze”.
Che cosa proponete?
La situazione è grave, è un dato di fatto incontrovertibile, i dati epidemiologici sono gravi. In questo momento è giusto che si chiuda. Quello che sta succedendo in Europa è altamente probabile che accadrà anche in Italia. E’ preferibile chiudere prima, adesso, per salvare il periodo natalizio. Chiudere 20 giorni per riaprire a fine novembre, con il ristoro garantito per sopravvivere, e il blocco di qualsiasi azione contro le nostre attività. Questo ci porterà a bloccare la curva pandemica.
Molti imprenditori però non ci stanno a chiudere. Che ne pensa?
Molti hanno paura di chiudere e non riaprire. E’ giusto, per questo vogliamo un lockdown pattuito. In questo momento rischiamo di più se restiamo aperti. Se noi abbiamo accesso al ristoro economico e vengono bloccate le spese potremo avere quel minimo di guadagno durante Natale, dove si concentra buona parte dei nostri profitti. Se saremo garantiti, poi potremo riaprire con maggiore forza e tranquillità.
Che tutele chiedete al governo?
Chiediamo di metterci in condizione di non avere problemi con banche, utenze, affitti e con i ricorsi ingiuntivi. Deve essere tutto congelato. Insieme a noi devono chiudere pure i tribunali e le banche, altrimenti a che serve? Le azioni contro di noi sarebbero sempre pronte e vive. E chiediamo differimenti fiscali: le tasse siano spostate in avanti. Abbiamo lavorato poco e male. Poi serve il blocco delle morosità, dei fitti, costi che vanno spalmati sull’anno prossimo. Quando non si incassa tutte le spese diventano debito.
E alla Regione?
La regione in questo momento può solo salvaguardarci dal punto di vista sanitario. Ovviamente, con il governo che ci manda medici e infermieri. Purtroppo la pianta organica della Sanità dopo anni di commissariamento è ridotta allo stremo.
In questi giorni ci sono state molte proteste in piazza contro le chiusure. Molti imprenditori temono di essere lasciati soli.
Finora siamo stati tra quelli che hanno scelto di non scendere in piazza. Credo che non ci lasceranno soli, se ciò dovesse succedere allora stiveremo noi le piazze. Con la pandemia sono tutti disperati. E’ normale che non vedano prospettive. In questi giorni vediamo farsi strada un egoismo che di certo non ci aiuta e alimentarlo con la cattiva politica danneggia solo noi cittadini e imprenditori. La politica ci sfrutta, usa la nostra disperazione per prendere più voti. Questo non va bene. In questa vicenda qualcuno ci guadagnerà: malavita organizzata e strozzini perché le banche non stanno facendo la loro parte.
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“Meglio chiudere tutto ora per poi riaprire a Natale”: proprietari di bar e ristoranti protestano in piazza a Roma e invocano il lockdown – Video
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Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Martedì prossimo, 18 marzo, alle ore 10, presso la Sala Koch del Senato, le commissioni riunite Bilancio, Attività produttive e Politiche Ue di Camera e Senato svolgeranno l'audizione di Mario Draghi in merito al Rapporto sul futuro della competitività europea. L'appuntamento verrà trasmesso in diretta webtv.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Ad un mese dalla finale del festival della canzone italiana 2025, nella classifica dei singoli brani è ancora Sanremomania, con ben 13 brani passati in gara al Teatro Ariston nelle prime 13 posizioni. E questo fa segnare all'edizione 2025 un nuovo record rispetto agli ultimi anni, per numero di brani di Sanremo nella top ten ad un mese dal festival: se infatti quest'anno sono 10 (cioè l'intera top ten è composta da brani in gara al festival un mese fa), l'anno scorso era stati 7 come nel 2023, nel 2022 e nel 2021 erano stati 8 e nel 2024.
Nella top ten dei singoli infatti, al primo posto c'è proprio il brano vincitore del festival: 'Balorda Nostalgia' di Olly. Al secondo 'La cura per me' di Giorgia, al terzo 'Incoscienti giovani' di Achille Lauro, al quarto 'Battito' di Fedez, al quinto 'Cuoricini' dei Coma_Cose, al sesto 'Volevo essere un duro' di Lucio Corsi, al settimo 'Fuorilegge' di Rose Villain, all'ottavo 'La mia parola' di Shablo feat Joshua e Tormento, al nono 'Tu con chi fai l'amore' dei The Kolors, al decimo 'La tana del granchio' di Bresh. Ma l'elenco sanremese prosegue ininterrotto fino alla tredicesima posizione, con 'Anema e core' di Serena Brancale all'undicesimo posto, 'Chiamo io chiami tu' di Gaia al dodicesimo e 'Il ritmo delle cose' di Rkomi al tredicesimo.
Tra gli album l'arrivo di Lady Gaga con 'Mayhem' si piazza in vetta e scalza dalla prima posizione 'Tutta vita', l'album di Olly, che scende al terzo posto, per fare spazio a 'Vasco Live Milano Sansiro', che entra al secondo posto. In quarta posizione 'Dio lo sa - Atto II' di Geolier, in quinta entra direttamente 'Vita_Fusa' dei Coma_Cose, in sesta 'Debi tirar mas fotos' di Bad Bunny, in settima 'Tropico del capricorno' di Guè, in ottava posizione 'Locura' di Lazza, in nona 'È finita la pace' di Marracash e in decima chiude la top ten 'Icon' di Tony Effe. Mentre la compilation di Sanremo 2025 scende dal nono al quindicesimo posto.
Tra i vinili, è primo il 'Vasco Live Milano Sansiro', al secondo posto 'Mayhem' di Lady Gaga e al terzo la compilation 'Sanremo 2025'.
Roma, 14 mar. (Labitalia) - "Questo appuntamento, unico nel suo genere, rappresenta un fondamentale momento di approfondimento per i settori della logistica e del trasporto, offrendo un'opportunità unica di incontro, aggiornamento e confronto sulle sfide e le opportunità che caratterizzano un comparto strategico per i cittadini, per le famiglie e le imprese, con un approccio fortemente connesso alla sostenibilità ambientale". Lo scrive il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel messaggio inviato all'evento di chiusura della quarta edizione di "Let Expo", organizzato da Alis a Verona.
"Se i numeri registrati lo scorso anno rappresentano la migliore e più efficace sintesi della rilevanza del vostro operato - penso ai 400 espositori e alle oltre 100mila presenze complessive -, sono certo che i tanti appuntamenti che caratterizzano il programma di quest'anno, con incontri strategici, conferenze di settore, seminari interattivi, workshop pratici e dimostrazioni innovative, sapranno rappresentare un ulteriore momento di crescita e di affermazione", prosegue La Russa, che conclude: "Nel ribadire il mio plauso per il vostro prezioso contributo in un ambito di particolare rilievo per gli interessi nazionali, anche in relazione alle attuali dinamiche geo-politiche globali, l'occasione mi è gradita per inviarvi i miei più cordiali saluti".
Roma, 14 mar. - (Adnkronos) - In occasione di Didacta 2025 a Firenze, l'evento di riferimento per la formazione e l'innovazione nel settore scolastico, Acer ha ribadito il proprio impegno nel supportare l'evoluzione della didattica attraverso soluzioni tecnologiche all'avanguardia. La partecipazione dell'azienda alla fiera ha offerto l'opportunità di presentare le ultime novità in termini di prodotti e servizi, con un focus particolare su prestazioni, sicurezza, intelligenza artificiale e design.
"La presenza di Acer a Didacta sottolinea l'importanza del settore education, un ambito in cui siamo orgogliosamente leader di mercato," ha dichiarato Angelo D'Ambrosio, General Manager di Acer South Europe. "Didacta rappresenta un'occasione fondamentale per incontrare docenti, studenti e rivenditori specializzati nel mondo scolastico. In questa sede, presenteremo le nostre più recenti innovazioni di prodotto, caratterizzate da prestazioni elevate, sicurezza, funzionalità di IA e design robusto. Queste caratteristiche sono indispensabili per una didattica innovativa ed efficace."
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - È già un caso che un condannato, sia pur in primo grado, occupi un ruolo di sottosegretario alla Giustizia, ma ora le parole di Delmastro pongono un problema serio al Governo e al Paese intero. Dall’interno viene criticata una delle pessime riforme portate avanti con protervia dalla maggioranza. Come fa a restare al suo posto? Cosa dice la premier Meloni? Le parole di Delmastro sono gravi anche perché ci fanno conoscere le vere intenzioni del Governo, quelle che andiamo denunciando da mesi: assoggettare il potere giudiziario al controllo dell’Esecutivo. E questo è inaccettabile. Dopo la smentita che non smentisce, la registrazione dell’intervista, Meloni deve pretendere che Delmastro lasci l’incarico". Lo afferma Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Giovedì prossimo 20 marzo, alle ore 9, avrà luogo alla Camera l'informativa urgente del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sui recenti eventi sismici che hanno colpito l'area dei Campi Flegrei e sullo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.
Milano, 14 mar. (Adnkronos) - Il Dna di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, indagato per l'omicidio del 13 agosto 2007 a Garlasco, va confrontato con il Dna trovato "sotto le unghie della vittima e con le ulteriori tracce di natura biologica rinvenute sulla scena del crimine". E' quanto ha disposto, con un provvedimento del 6 marzo scorso, la giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli che ha autorizzato il prelievo coattivo della traccia biologica dell'indagato effettuato ieri.