Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avuto lunedì mattina un colloquio con il presidente e il vice-presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini e Giovanni Toti. L’incontro, originariamente previsto di presenza, si è svolto in videoconferenza poco prima delle comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla Camera sui nuovi interventi per contrastare la pandemia di coronavirus. Fonti del Quirinale definiscono il colloquio interessante e proficuo. Nel corso dello stesso è stato ribadito il ruolo decisivo delle Regioni nel fronteggiare la pandemia e l’auspicio della più stretta collaborazione tra tutte le istituzioni dello Stato.
Ovviamente il presidente della Repubblica non è entrato nel merito delle misure concrete che dovranno essere poste in essere. Il colloquio arriva dopo una domenica e una mattinata di lungo e articolato confronto tra il governo e gli enti locali sulle misure da dispiegare per provare a raffreddare la curva del contagio: tavoli durante i quali sono emerse divergenze di vedute sulle norme nazionali da mettere in campo e le decisioni che invece spettano alle Regioni, in particolare sull’istituzione di zone rosse provinciali e comunali nelle metropoli e città più colpite dalla seconda ondata.
Già domenica Mattarella – durante la visita a sorpresa al cimitero di Castagneto, nel Bresciano, per ricordare i morti di Covid-19 – aveva ricordato che questo è il momento della “responsabilità” per contrastare la pandemia. Che nella sua traduzione pratica, vuol dire “unire gli sforzi di tutti e di ciascuno” a prescindere da “ruolo” e “convinzioni”, mettendo da parte “partigianerie, protagonismi, egoismi”.
“Questa mattina ho sentito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo essermi collegato da remoto. Condivido pienamente il suo auspicio di collaborazione fra tutte le istituzioni: ora più che mai serve mettere da parte appartenenze politiche o geografiche per pensare al bene del Paese”, scrive su Facebook il presidente dell’Emilia-Romagna. “Fermare il contagio e invertire la curva pandemica è la priorità: serve lavorare uniti, a maggior ragione oggi”, aggiunge Bonaccini.
Al termine del colloquio, anche Toti ha spiegato che il capo dello Stato ha voluto “ascoltare il parere delle Regioni sul difficile momento del Paese” e assicura che, da parte loro, è stata “garantita la più ampia collaborazione istituzionale, a tutti i livelli, per affrontare nel modo più pronto ed efficace” la seconda ondata. “Per questo – ha concluso – abbiamo assicurato al presidente tutto l’impegno e la coesione necessaria in questo momento particolarmente complesso”.