“Meglio il lockdown che chiudere alle 18.00“. Ne sono convinti i proprietari di bar, ristoranti, imprese del turismo e dell’ospitalità che si sono dati appuntamento questa mattina in piazza del Popolo a Roma per manifestare contro le ultime misure restrittive del governo, alla vigilia del prossimo Dpcm. “Non stanno salvando la salute, tantomeno l’economia”, chiarisce Anastasia Paris dell’Hotel Le Gole in provincia del L’Aquila. “Chiediamo una decisione ferma”, continua per poi esprimere il suo aut aut: “O ci chiudano con un supporto economico oppure ci facciano stare aperti per permetterci di lavorare”. Per Alessandro, proprietario di un bar a Viterbo servirebbe un lockdown breve per salvare il Natale: “Bisogna farlo subito in modo da riaprire a dicembre”.
Nel mirino le ultime decisioni del governo: “Si assumessero le loro responsabilità, perché in questo momento la crisi la stiamo pagando solo noi”, dichiara Giovanni Seddaiu, coordinatore di Italian Hospitality Network. “Quello che stiamo chiedendo è di chiuderci e di ristorarci su una base annua” spiega Roberta Pepi, coordinatrice di MIO Italia (Movimento Imprese Ospitalità), l’associazione promotrice della manifestazione. “Ma devono avere pronte le risposte future – prosegue Pepi-. Una su tutte quella di bloccare le licenze, perché la legge Bersani ha permesso purtroppo una liberalizzazione che oggi paghiamo”.