Paul McCartney a 78 anni è un vulcano in piena. Ha annunciato il terzo album della trilogia di classici “McCartney III”, in uscita l’11 dicembre. Il primo album delle trilogia, “McCartney”, è stato pubblicato nel 1970, il secondo “McCartney II” è stato pubblicato nel 1980. In fondo sono passati solo due anni da quando l’album precedente “Egypt Station” è uscito balzando in vetta alle classifiche e solo l’anno scorso il tour di Paul “Freshen Up” si è chiuso, prima che il Covid-19 fermasse la musica dal vivo, al Dodger Stadium di Los Angeles. Un tour che avrebbe dovuto toccare anche l’Italia a Napoli il 10 giugno e a Lucca il 13 giugno. Date che i fan italiani conoscono bene perché molti di loro hanno protestato affinché ricevessero il rimborso in denaro e non il voucher.
Se dal punto di vista musicale l’ex Beatle sembra essere prolifico, sul versante live c’è molta prudenza. McCartney è alle soglie degli 80 anni e il peso dell’età inizia a farsi sentire. Come riporta Rockol, nel corso di un’intervista alla BBC, Paul McCartney ha parlato dei concerti e anche della possibilità concreta di “non suonare più dal vivo. Se ripenso all’ultimo concerto che ho fatto, l’anno scorso, a Los Angeles, mi chiedo: ‘Eh se fosse anche il mio ultimo concerto”. Una riflessione dovuta soprattutto al momento di incertezza legata alla pandemia e al dubbio che si possa tornare a breve a suonare e a fare tour. Poi pensando anche alla reazione dei fan ha messo le mani avanti: “Sarà fantastico tornare a stare in mezzo alla gente senza preoccuparsi. Incrocio le dita“.