"Quando ho allungato la mia mano, lei l’ha presa e non l’ha più lasciata finché non l’ho portata nella tenda dei soccorsi", ha raccontato alle tv locali Muammer Celik, il vigile del fuoco che l'ha salvata
È rimasta per 65 ore sepolta sotto le macerie fino a quando i vigili l’hanno estratta. Viva. Le immagini del salvataggio della piccola Elif Perincek, 3 anni, hanno fatto il giro del mondo. La piccola era rimasta intrappolata tra i detriti del palazzo dove abitava a Smirne, crollato a seguito del sisma di venerdì scorso nel mar Egeo. “Quando ho allungato la mia mano, lei l’ha presa e non l’ha più lasciata finché non l’ho portata nella tenda dei soccorsi“, ha raccontato alle tv locali Muammer Celik, il vigile del fuoco che ha salvato la bimba. Intanto, i soccorritori continuano a scavare ininterrottamente tra le macerie, da cui emergono ancora rumori che fanno sperare nella presenza di ulteriori sopravvissuti. Con la bambina sono 106 le persone tratte in salvo e fra queste ci sono anche la mamma e due fratelli di Elif, mentre un altro fratello è morto. Nel frattempo, sono partite diverse indagini su eventuali violazioni della normative antisismiche. Le autorità hanno già fermato 9 imprenditori responsabili delle costruzioni. In tutto sono almeno 91 le vittime del terremoto e un migliaio i feriti.