Edema subdurale, che ha generato un coagulo in una regione del cervello. È questa la diagnosi emersa dagli accertamenti effettuati da Diego Armando Maradona, ricoverato nei giorni scorsi per il peggioramento delle sue condizioni di salute. Il campione argentino verrà operato d’urgenza nelle prossime ore. Come riferisce il quotidiano argentino Clarín, il Pibe de Oro sarà trasferito e l’intervento avverrà il prima possibile, molto probabilmente questo mercoledì al Sanatorio Fleni o alla Clinica Olivos. Dall’entourage di Maradona fanno sapere che l’ematoma è stato generato “da un trauma” e che potrebbe essere il prodotto di qualsiasi colpo che ha subito negli ultimi tempi. “Potrebbe essere stato un mese o cinque anni fa, non è chiaro”, sottolineano fonti vicine a Diego a El Clarin. L’ematoma subdurale cronico è un accumulo di sangue e prodotti di decomposizione del sangue, di origine venosa, che si accumula lentamente nella testa. Il sangue fuoriesce dalle vene, formando una tasca che sporge e mette sotto pressione il cervello. Se la borsa è abbastanza grande, può ferire o lacerare il tessuto cerebrale vicino, che può danneggiare il cervello. Il quadro clinico di Maradona è peggiorato nelle ultime settimane ed è precipitato tre giorni dopo il suo 60° compleanno. L’ex numero 10 del Napoli e dell’Argentina è stato ricoverato ieri in una clinica privata a La Plata, a circa 40 chilometri a sud di Buenos Aires, con segni di depressione, ansia, problemi di anemia e stress emotivo.
Nel pomeriggio, prima della notizia del prossimo intervento chirurgico d’urgenza, un membro dello staff dell’ex calciatore ha fatto sapere che le condizioni di salute “non sono gravi ma da una settimana è molto triste e non ha voglia di mangiare“, aggiungendo che il medico personale di Maradona, Leopoldo Luque, ha portato l’ex calciatore in ospedale per sottoporlo ad una serie di controlli sanitari. Il ricovero è stato deciso di comune accordo con Maradona per scopi precauzionali ma il fatto di ricorrere alle cure mediche confermano lo stato di salute dell’ex calciatore, che da quando ha intrapreso il percorso di disintossicazione da alcool e droghe, presenta un quadro clinico ‘complesso’, come hanno fatto intendere gli stessi medici che lo hanno in cura. Già la notizia del ricovero ha fatto immediatamente allarmare il Paese: all’ingresso della clinica decine di tifosi hanno fatto la spola e vegliato sul Pibe de Oro, cercando di avere qualche notizia, un segnale un saluto, una notizia che possa fare piena luce sulle reali condizioni del loro beniamino.
Maradona vive a La Plata dalla fine dello scorso anno, quando ha assunto il ruolo di allenatore della squadra di prima divisione Gimnasia y Esgrima con cui si era presentato venerdì scorso per la partita del campionato nazionale contro il Patronato. La sua squadra ha vinto per 3-0 ma Maradona è andato via prima della fine del primo tempo, il che ha sollevato dubbi sulla sua salute. Luque ha negato che Maradona possa avere contratto il Covid-19, il problema è dunque di altra natura. L’ex campione è infatti rimasto isolato a casa per giorni dopo che una persona con cui lavora ha mostrato i sintomi della malattia. “Non aveva energia, il compleanno è stato un fattore che ha complicato qualche aspetto”, ha detto il dottore. “La mia idea è di farlo idratare per tre giorni, vedere l’evoluzione e curarlo. Non c’è nessuna emergenza”, ha aggiunto. L’ex giocatore di Boca Juniors, Barcellona e Napoli è ora ricoverato in una stanza della clinica. Luque ha detto che Maradona può scegliere di tornare a casa quando vuole. Il repentino calo di peso dell’ex Pallone d’Oro potrebbe aver generato questa senso di spossatezza ma serviranno esami più approfonditi per capire l’entità delle sue condizioni. La primogenita di Maradona, Dalma, 33enne, ha reagito con forza attaccando l’entourage del padre: “Spero si riprenda presto per il bene di tutte quelle sanguisughe che lo circondano”. In serata, poi, la notizia dell’intervento e la reale portata della sua malattia.