“Abbiamo lavorato a ritmi serrati per tutto l’anno – ha detto Paolo Grechi, presidente degli imprenditori del comparto, all'AdnKronos – e continueremo anche nei prossimi mesi, consapevoli della centralità di questo ingrediente nella nostra vita quotidiana"
Durante il primo lockdown c’è stata una vera e propria “caccia al lievito”: molti sui social hanno mostrato pane, pizza e dolci fatti in casa e anzi, preparare da soli questo genere di alimenti è diventato “come un passatempo” per provare a rilassarsi. Ora arriva la “rassicurazione” del Gruppo Lievito di Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia, che rappresenta le aziende del settore. “Abbiamo lavorato a ritmi serrati per tutto l’anno – ha detto Paolo Grechi, presidente degli imprenditori del comparto, all’Adnkronos – e continueremo anche nei prossimi mesi, consapevoli della centralità di questo ingrediente nella nostra vita quotidiana. I consumatori si rassicurino: saremo al loro fianco anche in questo momento complesso”. Intanto, per conoscere a fondo questo alimento, le aziende del settore hanno creato welovelievito.it. “Vi siete mai chiesti come sarebbe la nostra vita senza lievito? La risposta probabilmente è no e questo semplicemente perché vi sembra assurdo che un organismo così piccolo possa aver avuto un ruolo tanto importante nello sviluppo della nostra cultura alimentare – si legge sulla homepage del portale – una cultura basata a tutti gli effetti sulla fermentazione, ovvero sul processo biologico attraverso cui viene trasformata l’energia contenuta nello zucchero. Il gusto e la schiuma della birra, l’aroma del vino, la morbidezza, la consistenza e il profumo del pane, sono solo alcuni dei piaceri sensoriali del mangiare e del bere che in un mondo senza lievito non potremmo più avere”.
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