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Johnny Depp ha perso la causa contro il Sun: per i giudici “non è diffamazione chiamarlo ‘picchiatore di mogli'”

Dopo quattro mesi la sentenza dell’alta corte di Londra ha respinto la richiesta di risarcimento avanzata dalla star de I Pirati dei Caraibi. Una delle frasi incriminate nella causa intentata nel 2018 riguardava tra l’altro un’affermazione relativa alla scrittrice J.K.Rowling. I legali di Depp hanno però preannunciato un ricorso in appello contro una "decisione perversa e sconcertante"

di Davide Turrini

Johnny Depp ha perso la causa contro il quotidiano The Sun. Il tribunale di Londra è stato perentorio: definire Depp un “picchiatore di mogli” non è diffamazione. Il processo è durato tre mesi e si è concluso, scandagliando nella vita privata di Depp e dell’ex moglie Amber Heard, senza esclusione di colpi bassissimi, a luglio scorso. Dopo quattro mesi la sentenza dell’alta corte di Londra ha respinto la richiesta di risarcimento avanzata dalla star de I Pirati dei Caraibi. Una delle frasi incriminate nella causa intentata nel 2018 riguardava tra l’altro un’affermazione relativa alla scrittrice J.K.Rowling. “Come può la Rowling essere “sinceramente felice” per il casting di Johnny Depp, picchiatore di mogli, per il nuovo film Animali fantastici”? The Sun, insomma, riferiva nel proprio articolo che il 57enne Depp era stato violento nei confronti dell’ex moglie trentaquattrenne in almeno un’occasione durante la loro relazione. Il giudice Justice (!) Nicol ha depositato la sentenza dove ha scritto che gli imputati (il Sun e il suo editore News Group Newspapers) “hanno dimostrato che ciò che hanno pubblicato nel servizio incriminato e le parole utilizzate erano riconducibili a fatti sostanzialmente veri”.

Così se da un lato il gruppo editoriale del più venduto e conosciuto tabloid anglosassone si è difeso vincendo la causa, ha allo stesso tempo posizionato un grosso mattone a favore di un’ipotetica difesa della Heard dalla violenza di Depp quando arriverà il momento di altri procedimenti giudiziari relativi alla coppia. Nelle dichiarazioni conclusive, tra l’altro, il magistrato ha riconosciuto che le accuse mosse da Heard contro Depp “hanno avuto un effetto negativo sulla sua carriera di attrice“. Niente da fare anche per il giudizio dato da Depp alla sua ex (“cercatrice d’oro”, nel senso che cercava di ricavare soldi del marito in ogni modo): “Riconosco che c’erano anche altri elementi nell’accordo di divorzio, ma la sua donazione di 7 milioni di dollari in beneficenza non è certo l’atto che ci si aspetterebbe da una ricercatrice d’oro”. Infine ecco le parole della casa editrice di proprietà di Rupert Murdoch: “Il Sun si batte per le vittime di abusi domestici da oltre 20 anni. Le vittime di abusi domestici non devono mai essere messe a tacere, ringraziamo il giudice per la sua attenta considerazione e ringraziamo Amber Heard per il suo coraggio nel testimoniare in tribunale”. I legali di Depp hanno però preannunciato un ricorso in appello contro una “decisione perversa e sconcertante”.

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