Tecnologia

Apple iPhone 12 Pro recensione: uno smartphone tra luci e ombre

iPhone 12 Pro è il nuovo smartphone top di gamma di Apple e, come ogni anno, offre prestazioni superiori rispetto al predecessore, sia per quanto riguarda l'esperienza d'uso che il comparto fotografico. Tuttavia la capacità di innovare ha un po' rallentato negli ultimi anni e il prezzo elevato dello smartphone ne fanno un acquisto consigliabile solo a chi ha un iPhone datato, a chi vuole entrare nell'ecosistema Apple e a chi non vuole uscirne.

A poca distanza dal debutto, eccoci con la recensione dell’iPhone 12 Pro, il nuovo top gamma di Apple. Si tratta come sempre di uno smartphone assai atteso e che non delude le aspettative dei fan, facendo registrare migliorie un po’ in tutti gli ambiti, dalla potenza di calcolo alla qualità fotografica, dalle dimensioni dello schermo, con l’aggiunta di un gradito ritorno nel design alle linee di uno degli iPhone più amati di sempre

La capacità di innovazione tuttavia ha un po’ rallentato dalle parti di Cupertino, e se l’iPhone 12 Pro può essere un ottimo acquisto a chi possiede un iPhone più datato, l’elevato esborso richiesto non sembra giustificare con adeguati vantaggi l’abbandono del modello dello scorso anno, mentre il confronto con molte soluzioni Android sul mercato si fa più arduo, fatta eccezione per chi utilizza esclusivamente l’ecosistema della casa della Mela morsicata.

Design

Il 2020 è l’anno del cambiamento di design per il nuovo iPhone. C’è sempre tanta curiosità quando un’azienda decide di apportare un cambiamento estetico a un prodotto già sul mercato da tempo, perché spesso non si tratta solo di estetica, ma anche di ergonomia. Gli smartphone sono prodotti che teniamo in mano molte ore al giorno, ed è importante che comunichino un buon feeling durante l’uso. Il cambiamento di quest’anno tocca il cuore degli appassionati, perché Apple ricalca il design visto la prima volta con iPhone 4.

Per alcuni ciò potrebbe essere un bene, ma non per tutti. Personalmente ci aspettavamo qualcosa di nuovo, mentre il risultato è un mix tra iPhone 11 e qualcosa di già visto. In pratica Apple ha mantenuto il design con il notch, che ormai ci segue da diversi anni, all’incirca gli stessi bordi dello schermo, e ha inserito questi elementi in una scocca squadrata, con angoli arrotondati e bordi piatti.

È anche vero che non è semplice innovare uno smartphone, che è essenzialmente uno schermo rettangolare, ma sarebbe stato apprezzabile vedere, quantomeno, un notch in versione meno ingombrante, come tutti gli altri produttori di smartphone Android stanno facendo ormai da tempo.

Stesso design e disposizione anche per il comparto fotocamere posteriore, che tuttavia, come vedremo, è migliorato. Pulsante di accensione sulla destra, doppio pulsante per la regolazione del volume sulla sinistra, e interruttore fisico per la modalità muto/vibrazione. Il carrellino della scheda Micro SIM è sempre sul bordo sinistro.

Sotto ritroviamo unicamente la porta Ligthning, e dei fori ai due lati. I fori sono asimmetrici, tre sulla sinistra e cinque sulla destra, e solo dietro a questi ultimi si nasconde l’altoparlante. Si, avete letto bene, abbiamo ancora il connettore Lightning. Speravamo in un passaggio all’USB-C, già richiesto sul modello dello scorso anno, già implementato sugli iPad Pro, ma ancora assente sull’iPhone 12, in tutte le sue declinazioni. La posizione di Apple, su questa scelta, recita il “salvaguardare” gli investimenti degli utenti Apple, che possono passare al nuovo iPhone e utilizzare gli accessori di cui già dispongono. Ed è una posizione condivisibile, ma ormai l’USB-C è una standard “de facto”, quindi non solo in termini di specifiche tecniche ma anche di adozione.

Ergonomia

Il nuovo design con bordo piatto dovrebbe teoricamente permettere d’impugnare meglio lo smartphone. Cioè dovreste essere in grado di avere una presa più solida, così da maneggiarlo in sicurezza. Il risultato però è un mix di sensazioni, perché se il metallo lucido del bordo offre una presa con un grip maggiore, dall’altra il vetro posteriore, con una lavorazione satinata, è scivoloso. Ovviamente quanto appena detto ha valenza per gli iPhone dotati di questo design, e non cambia molto rispetto a iPhone 11 Pro. Ma il bordo arrotondato di quest’ultimo è più piacevole da stringere tra le mani, meno quello spigoloso del nuovo iPhone.

Il bordo piatto e lucido inoltre si riempie d’impronte digitali al minimo tocco, e si notano di più rispetto al design precedente, probabilmente per il modo in cui la luce riflette sulla superficie piatta. Una custodia è dunque praticamente obbligatoria.

Niente caricabatterie e cuffie nella confezione

Apple ha deciso di vendere i nuovi iPhone senza caricabatterie e senza cuffie. Nella confezione troverete unicamente il cavo Ligthning. Il motivo è legato a una scelta ecologica, infatti Apple ha affermato che questa scelta avrà un impatto ambientale importante, e comunque “tutti a casa hanno un caricabatterie”.

Possiamo condividere la scelta, almeno in parte. Non discutiamo sull’impatto ambientale, ci mancherebbe. Torniamo tuttavia su un dettaglio: perché non sfruttare proprio questa scelta per passare allo standard USB-C? A meno che tutti non abbiamo iPhone in casa, sarebbe stato comodo poter condividere caricatori e cavi di altri dispositivi. Oltretutto, il cavo nella confezione è un USB-C a Ligthing, e solo gli ultimi caricabatteria utilizzando la connettività USB-C (sul caricabatteria).

Dobbiamo poi notare che a fronte della perdita di accessori, il prezzo di partenza non è cambiato. Quindi a tutti gli effetti il nuovo iPhone 12 Pro costa più caro rispetto all’anno scorso o, se volete vederla differentemente, starete pagando la scelta ecologica di Apple.

Schermo

L’iPhone 12 Pro ha essenzialmente lo stesso schermo OLED del modello 11 Pro, ma è più grande, cioè da 6.1 pollici (sull’iPhone 11 Pro è da 5.8 pollici). Questa è una bella notizia, soprattutto perché l’ingombro dello smartphone non cambia.

C’è poco da aggiungere su questo schermo: ha un’ottima qualità ed è in grado di riprodurre moltissimi colori e sfumature, con colori calibrati. Sarà fantastico per l’utilizzatore medio, e andrà bene anche per i fotografi o cineamatori con un occhio allenato.

Apple dichiara una luminosità massima di 1200 nit (in HDR), e 800 nit in condizioni normali. Abbiamo misurato valori vicini a quelli dichiarati, quindi confermiamo che è molto luminoso, caratteristica che non serve solo per l’HDR, ma che diventa molto utile in ambiente con fonti luminose dirette. iPhone contrasta bene la luminosità esterna e si vede sempre bene, ad eccezione di situazioni limite. Quello che convince meno è il sensore di luminosità ambientale, apparso troppo lento.

Se la qualità statica dello schermo è fuori discussione, rimaniamo con un po’ di amaro in bocca per i 60 Hz di refresh rate dello schermo, e vi spieghiamo perché. Avere uno schermo da 90 Hz o 120 Hz non cambia radicalmente l’esperienza d’uso dello smartphone, ma avere un refresh rate superiore può migliorare la stabilità delle immagini, anche semplicemente quando ci si muove tra i menù o si scorre una pagina web. Ovviamente la differenza non è molto vistosa, o meglio, alcuni la noteranno più o meno di altri. Tuttavia la differenza esiste. Apple ha adottato un incremento del refresh rate con gli iPad per una risposta più immediata delle Apple Pencil, che come sappiamo non sono utilizzabili con gli iPhone. Tuttavia Apple sta puntando molto sui videogiochi, offre un piano a pagamento per accedere a vari giochi (Apple Arcade) e adotta politiche di protezionismo (non accoglie le soluzioni di cloud gaming, ad esempio). E oltretutto iPhone 12 Pro, e in realtà anche tutte le altre versioni, sono smartphone top di gamma che costano molto. Insomma, uno schermo ad elevato refresh rate avrebbe avuto senso, sia da un punto di vista di benefici (in condizioni normali e con i videogiochi) sia da un punto di vista di valore percepito.

Magsafe, a volte ritornano

Quando Apple decise di dotare la linea MacBook unicamente di porte USB-C, tutti gli utenti Apple piansero la perdita del Magsafe, connettore magnetico per la ricarica della batteria che permetteva una connessione veloce e, soprattutto, più sicura in quanto si scollegava se veniva tirato inavvertitamente il cavo, scongiurando brutte cadute.

Apple ha ora riutilizzato il marchio per il caricabatterie a induzione magnetica che si collega nella parte posteriore della scocca. Lo scopo tuttavia non è più evitare brutte cadute dello smartphone se tirate il cavo, bensì quello di tenere ben saldo l’iPhone quando in carica nonché allineare in maniera perfetta i magneti per aumentare l’efficacia dell’induzione magnetica. In altre parole, con il MagSafe è possibile fornire all’iPhone una ricarica wireless di potenza doppia rispetto all’anno scorso.

Apple ha spiegato che la ricarica a 15 Watt avviene proprio grazie a questo allineamento perfetto dei magneti, quindi non potrete ricaricare iPhone 12 tramite un’altra basetta di ricarica wireless alla stessa potenza. In questo caso la quantità di potenza sarà limitata ai 7.5 Watt.

Fotocamere

iPhone 12 Pro offre sempre tre fotocamere, come per il modello dello scorso anno, ma le prestazioni sono migliorate. C’è una lente principale, una grandangolare e un teleobiettivo con zoom ottico 2x. La novità è la presenza di un LiDAR: essenzialmente uno scanner che permette di mappare l’ambiente circostante e rilevare in maniera più accurata il posizionamento tridimensionale degli oggetti. Questa tecnologia è utilizzata, ad esempio per la creazione di mappe dai veicoli a guida autonoma o, per fare un esempio più vicino alla quotidianità, anche dai robot aspirapolvere per “vedere” l’ambiente circostante e muoversi con uno schema prefissato.

Un’altra novità è l’introduzione del formato ProRAW, cioè della possibilità di scattare foto in formato RAW, che preserva molte informazioni dello scatto, senza comprimerlo, in maniera tale da avere più libertà nel post processing delle immagini.

I sensori invece rimangono da 12 megapixel, ma è ora possibile utilizzare la modalità notturna con tutti gli obiettivi, mentre con iPhone 11 Pro era possibile solo con il sensore principale. Quest’ultimo inoltre ha ora un’apertura maggiore (f/1.6).

Le foto catturate con le tre fotocamere posteriori risultano in tutti i casi più contrastate, con colori leggermente più saturi e quindi in generale più chiare. In condizioni normali tuttavia non possiamo dire che il miglioramento sia netto: l’iPhone 11 Pro infatti riusciva a esaltare meglio alcuni dettagli, che a volte si perdono per via della maggior luminosità degli scatti fatti con iPhone 12 Pro.

Passiamo ora agli scatti in condizioni di scarsa luminosità. La maggior luminosità dell’iPhone 12 Pro in questi casi è più apprezzabile; come risultato abbiamo scatti più chiari, e ciò non guasta, ma anche una minore rumorosità delle immagini nelle zone più scure. Le foto in notturna sono migliorate, non c’è ombra di dubbio, ma non possiamo dire che iPhone 11 Pro sfiguri a confronto.

Per quanto riguarda le capacità di registrazione video, iPhone 12 Pro permette di registrare (e editare) contenuti 4K a 60 FPS in formato Dolby Vision.

Prestazioni

Il nuovo processore Bionic A14 è più potente rispetto all’A13, ma il salto di prestazioni non è epocale. In termini di prestazioni pure, la CPU dovrebbe offrire un miglioramento di circa il 15%, mentre le prestazioni grafiche aumentano di poco meno del 10%. Secondo Apple il salto più grande riguarda le prestazioni nei calcoli necessari per la gestione dell’AI, con un miglioramento di oltre l’80%.

La differenza che questi numeri portano , nelle applicazioni reali è marginale. Si potrà notare un miglioramento nelle operazioni di fotoritocco o montaggio video, e poco altro. Se non utilizzate applicazioni complesse, non noterete differenze. Tuttavia il tipo di SoC non è qualcosa che un utente può scegliere al momento dell’acquisto, quindi potete vivere nella serenità di sapere che non è qualcosa che dipende da voi, e che alla scelta di iPhone 12 avrete il meglio che Apple è in grado di offrire.

Autonomia

L’autonomia di iPhone 12 Pro non è da annoverare tra i pregi. Là fuori ci sono smartphone in grado di fare decisamene meglio, tuttavia moltissimo dipende da come lo utilizzate. Durante un weekend, con un uso leggero, quindi un po’ di foto, una sbirciata alle mail, navigazione Web, Whatsapp e qualche telefonata, arriverete anche ai due giorni consecutivi. Un buon risultato, comparabile a quello degli iPhone dello scorso anno e a molti Android.

La situazione cambia con un uso nomadico sostenuto. Utilizzato per lavorare tutta la giornata, quindi accesso continuo alle mail, navigazione satellitare, Whatsapp in continuazione e magari anche hotspot, arriverete a sera (dopo circa 12 ore), con circa il 20% di batteria. Potrete quindi resistere ancora qualche ora per una cena fuori casa, ma niente di più. In base alla rete che utilizzerete, e alla copertura della stessa, potrete perdere un ulteriore 10% di autonomia. Insomma, non mettiamo l’autonomia tra i difetti poiché vi permette di arrivare a sera, ma certamente non è tra i pregi.

Audio

La qualità audio, nonché la potenza, non è differente rispetto a iPhone 11 Pro. È più che sufficiente per l’uso con giochi o applicazioni, ma saranno necessari un paio di auricolari se vorrete la giusta immersione. Nessun problema da segnalare per quanto riguarda la capsula auricolare e i microfoni.

Verdetto

iPhone 12 Pro ci ha lasciato con un mix di sensazioni. È uno smartphone in grado di offrire una buona esperienza d’uso, su questo non c’è dubbio. Insomma, è un iPhone, sinonimo di qualità e versatilità. Tuttavia qualche difetto oggi pesa più di ieri, complice anche la concorrenza Android che negli ultimi due anni ha portato tante novità e miglioramenti importanti.

La mancanza dell’USB-C, uno schermo limitato a 60 Hz, un’autonomia solo nella media, un comparto fotocamere migliorato che tuttavia non stupisce veramente, la connettività 5G che per pochi farà la differenza, la perdita di cuffie e caricabatterie che per alcuni rappresenterà un problema (e una spesa aggiuntiva), a un prezzo non differente e comunque elevato.

iPhone 12 Pro è il miglior iPhone di sempre, ovviamente, ma quest’anno ci aspettavamo qualcosa di più. Se non siete legati in maniera indissolubilmente al mondo Apple e non avete necessità delle sinergie che offre l’ecosistema, vi consigliamo di dare un’occhiata ai molti concorrenti Android. Se invece avete un iPhone 11 Pro, valutate attentamente se passare al nuovo modello; se non avete necessità specifiche, che ricadono nelle migliorie tecniche di cui vi abbiamo parlato, non varrà la pena fare questo investimento. Al contrario, e questa regola vale ormai da anni, se avete un iPhone di diversi anni fa, l’acquisto di iPhone 12, in una qualsiasi delle sue versioni, rappresenterà un passo in avanti consistente.