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Cina, lo stop alla quotazione della controllata Ant “costa” 68 miliardi di dollari alla capogruppo Alibaba

Di tanto è scesa la capitalizzazione del colosso dell'e-commerce in una sola seduta. Con il collocamento si puntava a raccogliere fino a 37 miliardi di dollari

Lo stop deciso dalle autorità di Pechino al collocamento sulle borse di Shanghai ed Hong Kong di Ant Group, società di servizi finanziari on line, è costato 68 miliardi di dollari alla controllante Alibaba. Di tanto è infatti scesa del capitalizzazione del colosso cinese dell’ e-commerce che fa capo a Jack Ma, uomo più ricco del paese. In una sola seduta il titolo ha perso quasi l’8%. Considerando la sua partecipazione diretta, Ma ha perso 3 miliardi di dollari in poche ore. Con il collocamento della fintech, specializzata nell’erogazione di prestiti on line, Alibaba puntava a raccogliere circa 37 miliardi di dollari.

La sospensione del collocamento è stato deciso formalmente perché la società non avrebbe rispettato tutti gli obblighi informativi nei confronti dei potenziali investitori, soprattutto alla luce delle ultime modifiche normative introdotte per il settore della finanza elettronica. Il sospetto è che la decisione sia legata anche alle critiche che Ma aveva avanzato pochi giorni fa verso il settore bancario tradizionale cinese. E al fatto che le dimensioni della società possano avere qualche effetto significativo nell’attività di erogazione del credito, formalmente sotto il controllo, più o meno dirette, dello stato. A risentire della mancata operazione è stato tutto l’indice di Hong Kong che ha chiuso la seduta in calo dello 0,2% a differenza delle altre borse asiatiche, tutte in positivo.