Alla vigilia dell’entrata in vigore del nuovo dpcm che dividerà l’Italia in tre zone di rischio – torna a salire il numero dei contagi: sono 30.550 nelle ultime 24 ore. Aumentano pure i tamponi: sono circa 211mila quelli effettuati, 30mila in più rispetto a ieri. 352 i morti. Una situazione che non accenna a migliorare, visto che il tasso di positività resta sopra al 10% su scala nazionale (oggi è intorno al 14%). Secondo il Direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Iss Gianni Rezza, quindi, ancora non è possibile scorgere l’effetto delle prime restrizioni introdotte due settimane fa a livello nazionale e locale. Semmai, guardando al numero dei posti letto occupati, si può parlare di “un trend che si stabilizza, anche se su livello alto“: sono 67 in più i pazienti in terapia intensiva, altri mille i ricoverati in reparti non critici. Attualmente sono quindi 2.292 le persone in totale che necessitano della rianimazione, 22.116 i posti letto occupati nei reparti Covid di tutto il Paese.

Guardando alle singole Regioni, la situazione peggiore resta in Lombardia: qui sono stati registrati 7.758 nuovi casi a fronte di oltre 40mila test. 96 i decessi. Seguono la Campania, che supera il tetto delle 4mila infezioni in un giorno, il Piemonte (+3.577), il Veneto (+2.436) e il Lazio (+2.432). Oltre mille i contagi in Toscana (+1.828), Emilia Romagna (+1.758), Sicilia (+1.155) e Liguria (+1.122). In tutti gli altri territori i nuovi casi restano a tripla cifra a eccezione del Molise, che si ferma a +26. “Le Regioni più colpite sono la Lombardia, il Piemonte e la Campania che registrano molti positivi. Sono territori che in termini di tasso di incidenza sono piuttosto alte; l’incidenza è elevata anche in Veneto, mentre in Lazio vediamo un leggero incremento che però sembra essere abbastanza graduale. Poi ci sono regioni più piccole come l’Umbria con 500 casi circa, che in termini di incidenza sulla popolazione è piuttosto elevata” , ha chiarito Rezza in conferenza stampa.

Che la curva stia rallentando lo dimostrano anche i dati su base settimanale. Tra lunedì e oggi sono stati accertati 81.045 casi, mentre nello stesso periodo della scorsa settimana erano 63.997. Numeri molto lontani quindi dal raddoppio che invece è avvenuto due settimane fa, quando i nuovi contagi tra lunedì e mercoledì erano fermi a 35.411. Per quanto riguarda il numero di guariti, invece, nelle ultime 24 ore sono 5.103 le persone non più affette da sintomi legati al Covid, con il totale dall’inizio della pandemia che sale così a 307.378. Ma l’alto numero di contagi fa crescere quello delle persone attualmente positive (+25.093), con il dato complessivo che sale quindi a 443.235 (di cui 418.827 in isolamento domiciliare). I morti, da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria, arrivano a 39.764.

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