Vincenzo Vecchi, condannato per la sua partecipazione nel 2001 alle manifestazioni contro il G8 a Genova, non sarà consegnato dalla Francia alla giustizia italiana. La Corte d’appello di Angers (Maine-et-Loire) ha deciso di non eseguire il mandato d’arresto europeo. Vecchi potrà quindi tornare nella sua casa di Rochefort-en-Terre. Il collegio “non riconosce le condanne per devastazione e saccheggio” inflitte in Italia all’attivista, latitante da 8 anni, e ha disposto un “supplemento di indagine“. Vecchi è stato condannato per devastazione e saccheggio in via definitiva dalla Cassazione, ma questi reati non hanno equivalenti nel codice francese. I giudici invece riconoscono la condanna per l’aggressione a un fotografo e per la detenzione di oggetti pericolosi (una molotov) a un anno, 2 mesi e 23 giorni.
L’udienza di oggi fa seguito alla decisione del 18 dicembre 2019 della Corte di Cassazione francese che aveva annullato la decisione Corte di appello di Rennes, la quale il 15 novembre aveva disposto la scarcerazione di Vecchi perché i giudici avevano ritenuto che la procedura nei confronti di Vecchi fosse nulla in quanto il Procuratore francese non aveva trasmesso alle autorità italiane il nome dell’avvocato italiano questo aveva portato un pregiudizio ai diritti della difesa.
Vecchi era stato condannato, con sentenza definitiva il 13 luglio 2012, alla pena di 11 anni e 6 mesi per le violenze verificatesi durante il G8 di Genova. Nei giorni del 20 e 21 luglio 2001 l’uomo partecipò con un gruppo di persone, che erano a volto coperto, alle devastazioni della città: vennero presi di mira istituti di credito, auto e un supermercato. Vecchi venne identificato come un promotore delle devastazioni, uno “che spingeva gli altri ad agire”, lanciando “bottiglie, sassi e molotov”. A portare gli investigatori alla sua cattura in Francia il desiderio di incontrare i familiari in una località della Savoia, trascorrendo una settimana di vacanza. Vecchi era quindi rientrato in Bretagna, dove viveva sotto falsa identità. Nel piccolo borgo di Saint Gravé dans le Morbhian era stato catturato. L’uomo ha riportato una condanna a 4 anni per alcuni scontri durante una manifestazione antifascista a Milano nel marzo del 2006. Per questa condanna è stato ritenuto che la pena fosse stata già scontata e quindi è decaduto uno dei due mandati europei.