Bigiotteria di scarso valore spacciata per alta gioielleria e venduta, truffando i clienti, in qualche negozio in centro a Milano. La Guardia di finanza di Milano ha sventato una maxi-frode da 450mila, denunciando a piede libero tre cittadini stranieri per contraffazione e frode. Coordinati dalla Procura di Milano, i militari hanno sequestrato quasi 200mila articoli in argento e oltre 26mila articoli di bigiotteria, per un valore complessivo pari a circa 450mila euro. È stato effettuato anche il sequestro amministrativo di quasi 300mila articoli di bigiotteria per violazioni al Codice del consumo.
In particolare le indagini hanno permesso di accertare che tanti “gioielli” venivano dichiarati essere fatti d’argento, venduti senza le marchiature previste a garanzia dell’autenticità dei prodotti. Le analisi sui campioni di gioielli sono continuate poi in laboratorio, dove è stato accertato che quei prodotti contenevano anche quantità di nichel e cadmio superiori ai limiti consentiti, e quindi potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. Le indagini, condotte tra l’aprile 2019 e il novembre 2020, hanno portato le Fiamme Gialle ricostruire anche la provenienza e la rete illecita di distribuzione dei monili, i quali una volta entrati nella disponibilità degli indagati, venivano immediatamente distribuiti e posti in vendita in numerosi esercizi commerciali sul territorio.
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